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Agricoltura

Pomodori ciliegini contaminati da E.Coli via Francia anche in Italia, ma l’alert è Ceco

Una partita di pomodori ciliegino provenienti dal Marocco sono contaminati da E.Coli: sono distribuiti dalla Francia anche in Italia, Germania, Romania, Regno Unito, Slovacchia, Repubblica Ceca e Francia. La segnalazione RASFF arriva dalla Repubblica Ceca mentre 26 persone sono state contagiate in Francia

La strada dei prodotti agroalimentari è lunga e complicata (un pomodoro viaggia per migliaia di Km prima di giungere sulle nostre tavole) anche dalla comunicazione via web poiché prende strade tortuose come dimostra l’information for attention emanato dalla Repubblica Ceca su una partita di pomodori ciliegino provenienti dal Marocco e contaminati da germi patogeni quali la tossina di Shiga (almeno nei lotti della Repubblica Ceca) e si sospetta E.Coli, confezionati in Francia e distribuiti in Francia, Italia, Germania, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca e Regno Unito.

Il ritiro dal mercato è stato disposto in Francia a causa dei 26 casi di contagio da E.Coli su denuncia retroattiva che si sono verificati dal gennaio 2014 allo scorso 10 aprile così come diffuso con un comunicato pubblicato dai francesi il 30 aprile dall’ARS, l’Agence Regionale de la Santé:

Tutti i casi riferivano di aver consumato pomodori provenienti dal Marocco. Questi pomodori sono importati e commercializzati da IDYL e sono distribuiti da numerosi rivenditori nazionali, tra cui Auchan, FRANPRIX, ALDI. I sintomi sono gastrointestinali (vomito, crampi addominali) e si verificano molto rapidamente dopo il consumo dei pomodori, ma sono di breve durata. Inoltre è stato segnalato un gusto sgradevole ed amaro.

In sostanza i pomodori provenienti dal Marocco e contaminati da germi patogeni erano circa 50 mila Kg e al 18 maggio i lotti contaminati sono stati ritirati anche nella Repubblica Ceca dove però non sembra si siano verificati casi di contagio. Ma al 21 maggio il Ministero per l’agricoltura del Marocco ha pubblicato un comunicato in cui spiegano che non è stato trovato il nesso tra le contaminazioni di pomodori e i casi di contagio, per cui non sono stare rilevate non conformità.

Detto ciò in Italia sono montate le polemiche circa il silenzio del ministero della Salute in merito che non ha né spiegato né rassicurato i consumatori italiani circa il consumo degli eventuali lotti commercializzati in Italia come hanno sottolineato Sportello dei diritti o Altroconsumo con un articolo uscito proprio oggi, a distanza di quasi due mesi che ripropone la questione, ma di risposte non ve ne sono ancora state.

Via | H24

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