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Animali

Il sale sulle strade e gli occhi delle farfalle

Il livello di sodio nei tessuti delle farfalle è fino a sei volte più alto. Solo il 10% sopravvive, ma sviluppa occhi e muscoli alari

Nessuno forse penserebbe che il sale è un agente inquinante, ma tutto può inquinare quando è troppo nel posto sbagliato. La pratica di spargere il sale sulle strade invernali in modo da evitare la formazione di ghiaccio sulle strade sta portando a conseguenze impreviste sulla fauna selvatica, in particolare le farfalle.

Secondo uno studio dell’Università del Minnesota,  le piante lungo i bordi delle strade salinizzate contengono una quantità di sodio 16 volte superiore a quelle a cento metri dalla strada.

Le farfalle monarca che si nutrono di queste piante hanno in media sei cvolte il sodio di quelle che pascolano nelle praterie. Il 90% di questi insetti non riesce a sopravvivere alla fase di bruco, ma quelli che ci riescono registrano un potenziamento del proprio sviluppo: i maschi hanno muscoli del volo più grandi e le femmine occhi di maggiori dimensioni. I risultati sono stati replicati con un esperimento in cui le farfalle si nutrivano di cavoli cresciuti con quantità controllate di sodio.

Si tratta naturalmente di cambiamenti a livello di individui che non vengono trasmessi alla discendenza. Secondo i ricercatori, questo fenomeno potrebbe interessare tutti gli erbivori che vivono lungo le strade delle zone fredde.

Può sembrare un effetto modesto, ma è significativo, perché ci mostra come alterando la disponibilità di micronutrienti nell’ambiente, l’uomo può avere effetti imprevedibili sull’ecosistema.

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