Cronaca ambientale
Costa Concordia: i prossimi passi per la demolizione e il video degli interni
Approvata la smantellazione a Genova. Un tragitto di 370 chilometri che la nave dovrebbe compiere alla fine di luglio.
La Costa Concordia è ancora sotto sequestro e non è dato sapere quando i legali di Costa Crociere presenteranno l’istanza necessaria al dissequestro. Prima c’è da capire che piega prenderanno le udienze tecniche in corso in questi giorni e anche come procederanno le varie inchieste collaterali. La Costa Concordia, così, rimane per il momento al Giglio, in attesa di un’autorizzazione allo spostamento che però non può tardare più di tanto ad arrivare.
Questo perché, una volta assodato che la demolizione sarà nel porto di Genova, la “finestra temporale” indicata come ideale per far compiere alla nave il pericoloso tragitto di 370 chilometri è quello che va dal 20 luglio al 7 agosto. Il tempo stringe, insomma. Per questo, se si capisse che la strada del dissequestro è troppo complessa da portare avanti, ecco che si potrebbe fare affidamento a un piano b: la Concordia rimarrebbe sotto sequestro, ma potrebbe comunque essere rimorchiata fino a Genova, per poi attendere lì le decisioni dei giudici prima di poter cominciare lo smantellamento.
Probabile che alla fine si deciderà per questa strada, visto che allo stato attuale delle cose sembra difficile che in due settimane si possa arrivare al dissequestro e visto che Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione, ha già studiato il piano del trasferimento in ogni dettaglio. Si sa che il periodo più sicuro è appunto quello che va dalla fine di luglio all’inizio di agosto, e che il trasferimento inizierà solo dopo aver avuto sufficienti rassicurazioni sulla tenuta del tempo per i successivi quattro giorni (il tempo del tragitto). Ma per evitare brutte sorprese, lungo la rotta sono state previste numerose aree di ridosso in cui si potrebbe mettere in salvo la nave,che non potrà procedere a una velocità superiore ai 4,5 chilometri orari, e attendere che le condizioni meteo migliorino.
Cautele quanto mai necessarie, visti i tanti pericoli ambientali che questi quattro giorni di navigazione comportano, tra cui, soprattutto, la fuoriuscita di sostanze inquinanti; possibilità comunque bassa, secondo quanto riporta il Secolo XIX:
Allo stato attuale si stima che le possibilità di fuoriuscita dei residui di combustibile siano analoghe a quelle di fuoriuscita da una qualsiasi nave che transita nella stessa area». Sempre sul fronte ambientale, l’altro pericolo, quello dell’attraversamento del Santuario dei cetacei nella rotta verso Genova, non preoccupa i tecnici: «La velocità del convoglio sarà estremamente bassa, in media di 2 nodi. Possiamo escludere ogni possibilità di collisione con mammiferi marini. Coinvolgeremo i migliori esperti per il monitoraggio sonoro e visivo dei mammiferi marini: un’imbarcazione dedicata con a bordo osservatori e strumentazione ad hoc precederà il convoglio per verificarne la presenza. La rotta – sottoliena Porcellacchia – è comunque tra le più trafficate del Mediterraneo».
Intanto il Centro Carabinieri Subacquei di Genova ha diffuso un nuovo video che mostra le condizioni della Costa Concordia (lo trovate in cima al post), nel video si possono vedere le parti esterne, ma anche quelle interne della nave: arredi, bar, la sala per gli spettacoli e vari ambienti.