Acqua
Carpe cinesi in Messico: possibile effetto Jurassic Park?
L’introduzione della carpa erbivora come pesce spazzino e come risorsa alimentare in altri ecosistemi presenta un notevole rischio per la biodiversità.
Introdurre nuove specie in un ecosistema è particolarmente rischioso, perché potrebbe portare ad effetti incontrollati: tutti conoscono la storia dei conigli in Australia, ma il problema riguarda anche gli animali acquatici.
Visitando un centro sperimentale di acquacoltura nei pressi di Ixtapan de la sal, Messico (situato a fianco del centro Icamex, quello che studia la Stevia), ci sono state presentate varie specie allevate a scopo alimentare, tra cui la carpa erbivora, originaria della Cina Dalla foto in basso si vedono le notevoli dimensioni).
La direttrice del centro ha dismesso sbrigativamente le nostre preoccupazioni sul fatto che l’introduzione di una specie aliena potesse rappresentare un problema per la biodiversità locale, confidando probabilmente nel fatto che i pesci vengono allevati in un ciclo chiuso e che quindi non entrano in contatto con l’ambiente esterno.
Eppure non esiste nessun ambiente perfettamente chiuso ed esemplari spesso trovano sempre prima o poi il modo di fuggire ed entrare nell’ecosistema (un po’ come la storia raccontata in Jurassic Park).
Il database delle specie invasive dell’ Invasive Species Specialist Group così si esprime a proposito della carpa erbivora:
Ctenopharyngodon idella è stato introdotto in tutto il mondo per il controllo biologico della vegetazione acquatica e per scopi alimentari. E’ un vorace consumatore estremamente efficiente nel rimuovere la vegetazione indesiderata. Tuttavia può eliminare completamente la vegetazione dai sistemi acquatici e competere con i pesci native oltre a portare parassiti.
Troppi disastri sono già avvenuti sul pianeta con il mescolamento degli ecosistemi, per cui sarebbe più che opportuno evitare ulteriori situazioni di rischio.