Natura
Tempesta solare in arrivo, gestibile per la NASA
Il brillamento solare che si è verificato mercoledì 10 settembre 2014 porterà qualche effetto anche sul nostro Pianeta alle reti elettriche e telecomunicazioni, ma il tutto sarà gestibile, come precisa la NASA
Non è la super tempesta solare attesa ma il brillamento solare che si è verificato mercoledì 10 settembre 2014 è stato valutato di livello X1.6 il che non rappresenta alcun pericolo per chiunque viva sulla Terra e neanche per gli astronauti che vivono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Tuttavia ne potrebbe risentire il nostro stile di vita legato all’elettricità e all’elettronica. Infatti gli impatti su tutto ciò che è telecomunicazioni, GPS, comunicazioni radio e elettricità potrebbe durare anche ore, causando temporanei black out nella giornata di sabato 13 settembre 2014. Di contro potremo avere delle belle e intense aurore boreali e australi.
Secondo i ricercatori vi è stata anche una espulsione di massa coronale (CME):
Le prime informazioni indicano che una CME è probabilmente associata a questo evento, ma ulteriori analisi è in corso in questo momento.
Gli scienziati dividono i brillamenti solari in 3 grandi classi: C la classe più debole, M la classe media e X la classe più forte. Quindi il brillamento del 10 settembre 2014 è stato classificato X1.6molto più debole del brillamento di febbraio stimato X4.9.
Il sole è attualmente in corrispondenza o vicino alla fase di picco del suo ciclo di attività che dura 11 anni e conosciuto come Solar Cycle 24 e attualmente è in una fase di quiescenza.
Solar Dynamics Observatory della NASA è uno dei tanti veicoli spaziali monitorare regolarmente il sole a tenere traccia degli eventi meteorologici spaziali e dei loro rischi potenziali per gli astronauti e satelliti.
Foto | Nasa
Via | Space