Energia
Solare, agli italiani piace sempre di più e l’80 per cento chiede più incentivi
E’ stato presentato il XII Rapporto “Gli italiani e il solare” in cui emerge che per l’80 per cento dei cittadini lo gradisce
Per il terzo anno consecutivo il Rapporto Gli italiani e il solare, giunto alla sua dodicesima edizione e realizzato dall’Osservatorio sul Solare della Fondazione UniVerde con la collaborazione di IPR Marketing, conferma il trend positivo degli ultimi tre anni che non è mai sceso sotto l’80 per cento, del gradimento per questa forma di energia rinnovabile. Anzi, per il 92 per cento degli italiani è proprio l’energia solare a essere amica dell’ambiente tanto che il 70 per cento degli intervistati ha preso seriamente in considerazione la possibilità di usufruirne. Grande apertura anche verso le altre fonti di energia rinnovabile che convincono il 51 per cento degli italiani per quanto riguarda l’eolico,il 38 per cento per l’idroelettrico (+6% rispetto alle rilevazioni del maggio scorso); il 19 per cento apprezza il geotermico mentre interessa al 17 per cento le biomasse. Una preferenza, dunque, che va nella strada opposta appena dettata dal governo con lo Sblocca Italia e che si fonda sulle trivellazioni nei mari della penisola.
Spiega così le percentuali Alfonso Pecoraro Scanio presidente di UniVerde:
Più dell’80% dei cittadini chiede incentivi per le rinnovabili. Se non è possibile predisporre un sistema di incentivazione economica sarebbe almeno opportuno semplificarne la burocrazia. Nonostante il Governo abbia addirittura previsto tasse sull’autoconsumo, l’Italia è tuttavia ancora il secondo produttore al mondo di energia dal sole. Dobbiamo però intervenire con lungimiranza se vogliamo rilanciare un settore economico che a partire dal 2007 ha dato lavoro a decine di migliaia di persone. È necessario diffondere le smart grids perché le rinnovabili hanno stabilizzato le reti, ridotto le dispersioni e permesso al nostro Paese di risparmiare sulla bolletta energetica. Oggi 550 mila italiani tra famiglie, enti e istituzioni beneficiano e producono energia dal sole.
Secondo il sondaggio a contrarsi maggiormente è il favore verso il nucleare sceso al 4 per cento e restano basse anche le preferenze per carbone, al 2 per cento, petrolio al 3 per cento e metano al 10 per cento.
Veniamo poi a un nuovo dato che risulta particolarmente interessante e emerso a seguito del focus proposto quest’anno: Accumulo di energia e riciclo dei componenti di sistema. In pratica appena l’8 per cento degli intervistati conosce le smart grid, ovvero le reti intelligenti sostenute proprio nell’Unione Europea e con cui ogni cittadino potrà produrre o ricevere energia.
Alessandro Fiocco A.d. Terna Plus e Terna Storage ha commentato:
Terna ha già fatto e continua a fare la sua parte per ammodernare e realizzare la rete elettrica in favore del pieno sfruttamento delle energie rinnovabili. La società in questi anni si è fortemente impegnata investendo già 1,3 miliardi di euro in opere concrete e previsto ulteriori 2,5 mld di euro fino al 2016 per far sì che la rete si evolva in sincronia con il nuovo sistema. Sta inoltre sperimentando sistemi di accumulo di energia localizzati nel sud Italia, dove le Fer stanno diventando la principale fonte di copertura del fabbisogno.
Infine, un dato interessante riguarda la consapevolezza del riciclo dei pannelli solari giunti a fine ciclo di vita, che risulta essere un passaggio importante per il 65 per cento dei cittadini ma che va anche sostenuto con incentivi statali. E infatti alla presentazione era presente ilCobat, Consorzio per la raccolta e riciclo di pile e accumulatori che metterà a disposizione il suo know-how fatto di 25 anni di esperienza per collaborare a nuovi sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta.
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