Clima
Il 48 per cento della ricchezza mondiale è in mano a 80 persone
Oxfam ha pubblicato il Rapporto Grandi disuguaglianze dove emerge che nel 2016 la ricchezza detenuta dall’1% della popolazione mondiale supererà quella del restante 99%.
La ricchezza del Pianeta è detenuta nella mani di pochissimi privilegiati: circa l’1 per cento di questa elite di super ricchi nel 2016 supererà per averi il 99 per certo dei restanti abitanti. Se lo scorso anno erano 85 i ricchissimi del Pianeta, quest’anno la quota è scesa a 80 che messi assieme detengono la ricchezza del 50 per cento della popolazione più povera, ovvero di 3,5 miliardi di persone.
Alla vigilia del World Economic Forum di Davos, il consueto incontro tra le potenze economiche del pianeta che si tiene nella cittadina svizzera dal 21 al 24 gennaio, Oxfam ha presentato il Rapporto Grandi disuguaglianze dove emerge che oltre un miliardo di persone oggi vive con meno di 1,25 dollari al giorno e 1 su 9 non ha abbastanza cibo.
Negli ultimi anni l’escalation concentrata nelle mani di questa elite è andata incrementandosi costantemente: nel 2009 l’1 per cento dei super ricchi possedeva il 44 per cento della ricchezza; nel 2014 la quota è balzata al 48 per cento e nel 2016 arriverà al 50 per cento. Ciò significa che mediamente ogni super ricco ha avuto 2,7 milioni di dollari. La restante ricchezza globale, nel 2014, ovvero il 52 per cento p stata nelle mani di un quinto della popolazione mondiale mentre un 5,5 per cento è stato nelle mani dell’80 per cento del resto del mondo pari, ovvero a 3,851 dollari pro capite. Una situazione decisamente pesante per cui Winnie Byanyima, direttrice esecutiva di Oxfam International, ha detto che proprio al World Economic Forum di Davos sarà importante fare pressione affinché sia posta una efficace azione che argini l’elusione fiscale delle grandi multinazionali partendo proprio dalla lotta ai cambiamenti climatici attraverso l’adozione di un trattato su scala globale.
Ha detto Byanyima:
Vogliamo davvero vivere in un mondo dove l’1% possiede più di tutti noi messi insieme? La portata della disuguaglianza è semplicemente sconcertante e nonostante le molte questioni che affollano l’agenda globale, il divario tra i ricchissimi e il resto della popolazione mondiale rimane un totem, con ritmi di crescita preoccupanti. Negli ultimi 12 mesi, i leader mondiali – dal Presidente Obama a Christine Lagarde – hanno più volte ribadito quanto necessario e importante sia affrontare il tema della grande disuguaglianza. Ma ancora poco è stato fatto in termini concreti ed è arrivato il momento per i nostri leader di prendersi carico degli interessi della stragrande maggioranza per intraprendere un cammino verso un mondo più giusto per tutti.
I miliardari, la cui liquidità è cresciuta dell’11 per cento da marzo 2013 a marzo 2014 hanno interessi nei settori finanziario e assicurativo e rappresentano una durissima lobby che fa pressioni a Washington e Bruxelles. Altro campo di interesse sono i settori farmaceutico e sanitario che pure ha una lobby imponente che nel solo 2013 ha speso 500 milioni di dollari per far valere i suoi interessi sia in Europa e sia negli Stati Uniti.
E la concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi non è solo disuguaglianza ma un vero e proprio danno economico per la crescita globale.
Via | Oxfam