Acqua
Giornata contro lo spreco alimentare, in attesa della Carta di Bologna
Oggi si celebra la seconda giornata contro lo spreco alimentare
Oggi 5 febbraio si celebra la seconda Giornata di prevenzione dello spreco alimentare in Italia voluta nel 2013 dal ministero perl’Ambiente e ciò per aiutare sia a prevenire, sia a recuperare lo spreco di cibo. Mai appuntamento fu più idoneo nell’anno dell’Expo 2015 che centra tutta la sua tematica proprio intorno al cibo e della #COP21, l’appuntamento tra 196 nazioni al vertice di Parigi in cui, si spera, saranno presi impegni concreti per ridurre le emissioni di CO2 a livello globale.
La FAO nel 2013 pubblicava il rapporto Food wastage footprint. Impacts on natural resources in cui si avvisano politici e economisti che sprecare cibo equivale a un vero disastro ecologico poiché l’impronta di carbonio viene stimata in 3,3 miliardi di tonnellate di CO2. Ovvero, i prodotti alimentari sprecati, nell’intera catena di produzione, sono tra i maggiori emettitori a livello mondiale di CO2 dopo Cina e Stati Uniti. Il problema si trasforma in un circolo vizioso, poiché i cambiamenti climatici potrebbero ridurre la quantità di cibo prodotta andando a danneggiare proprio le popolazioni più povere.
Con lo spreco di cibo abbiamo anche uno spreco occulto, quello dell’acqua: Gettiamo via ogni anno circa 250 km cubici, equivalenti al flusso annuale d’acqua del Volga oppure a tre volte il volume delle acque del lago di Ginevra; non solo: sapete tutto il cibo sprecato sul Pianeta quanto spazio occupa? Il 30 per cento della superficie mondiale destinata alle terre agricole, ovvero 1,4 miliardi di ettari di suolo per un valore di circa 750 miliardi di dollari pari al PIL della Svizzera.
Intanto, come strumento programmatico è nata la Carta di Bologna, messa a punto dalla task force voluta dal ministero per l’Ambiente, coordinata da Andrea Segrè per creare una vera e propria agenda condivisa tra tutti i protagonisti in campo contro lo spreco alimentare. L’appuntamento, dunque per la condivisione degli strumenti di prevenzione e contrasto è fissata con la firma della Carta di Bologna a Expo 2015 e con l’Hlpe on Food Security and Nutrition della Fao quando verrà sottoscritta il 16 ottobre 2015, Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Cosa possiamo fare noi consumatori?
Consideriamo che ognuno di noi ha grandi responsabilità e che mediamente spendiamo 316 euro all’anno in cibo che poi andremo a gettare via vuoi per disattenzione, vuoi per negligenza. Altrre responsabilità sono da ricercare nella catena di produzione del cibo dove si sprecano alimenti anche per il 50 per cento ancor prima che giungano sulla tavola. I consigli per non sprecare sono elementari: evitare di acquistare derrate alimentari che sappiamo non riuscire a consumare per tempo; non farci trarre in inganno dalle offerte dei supermercati che ci invitano a acquistare cibo più del dovuto; distinguiamo gli alimenti che sono realmente scaduti dagli alimenti che sono consumabili preferibilmente entro una certa data; impariamo a conservare i cibi adeguatamente.
Via | WWF