Cronaca ambientale
Igualada (Spagna): esplosione in una fabbrica, nube tossica arancione – video
Una pericolosa nube arancione a Igualada, in Catalogna, fa tre feriti e confina tutta la popolazione nelle proprie case
Esplosione questa mattina in una fabbrica di Igualada, cittadina spagnola non lontana da Barcellona. Erano passate da poco le 9, quando c’è stato uno scoppio nella fabbrica chimica Simar, nella zona industriale della località della Catalogna.
L’esplosione ha provocato tre feriti non gravi all’interno della fabbrica, ma ha anche sprigionato una nube tossica, di colore arancione, che sta confinando in casa da diverse ore gli abitanti di Igualada e dei paesi vicini. La protezione civile catalana ha infatti ordinato il confinamento obbligatorio a tutta la popolazione che si trova in zona: l’ordine è quello di rimanere chiusi in casa, negli uffici e nelle scuole con le finestre chiuse e gli impianti di ventilazione disattivati.
I composti chimici liberati dall’esplosione sono acido nitrico e cloruro ferrico. Le autorità catalane, anche attraverso Twitter, segnalano che l’acido nitrico è corrosivo e tossico, e invitano a più riprese i cittadini ad evitare di uscire all’aria aperta, magari per scattare foto alla vistosa nube tossica.
Igualada è un comune della Catalogna di circa 40mila abitanti, dista 50km in linea d’aria da Barcellona. Il fenomeno della nube tossica ha un raggio minore, e sono al momento direttamente interessati solo i comuni confinanti con quello in cui si è verificata l’esplosione (in particolar modo Òdena).
Di seguito alcune foto della nube tossica arancione, in alto un video.
Tranquils i confinats a @FAPcat @anoiadiari @infoanoia @veuanoia @RadioIgualada pic.twitter.com/GIWlmsj5MA
— Fina Núñez (@finanuar) 12 Febbraio 2015
#igualada les comes pic.twitter.com/vx4vgmOWHt
— lluís balsells#sisi (@lbalsells) 12 Febbraio 2015
Una explosió provoca un incendi en un polígon industrial a Igualada
http://t.co/5bu3z8mTgd pic.twitter.com/eO5jNTu9wb
— El País Cat (@elpaiscat) 12 Febbraio 2015
Foto: finnuar su Twitter