Acqua
Veneto, Zaia sui Pfas: “La mia preoccupazione sono i cittadini”
Si è svolta ieri la Marcia dei Fiori per protestare contro la contaminazione delle acque
Si è svolta ieri mattina, 8 maggio, la Marcia dei Fiori, una protesta simbolica che ha avuto come centro nevralgico la ditta Miteni di Trissino, responsabile dell’inquinamento da Pfas delle acque di alcuni comuni delle province di Vicenza, Padova e Verona.
Nonostante i media nazionali abbiano messo la sordina su questo disastro ambientale le cui proporzioni sono attualmente incalcolabili, da oggi inizieranno colloqui fra esponenti della Regione Veneto e rappresentanti parlamentari per intraprendere azioni atte a tutelare la salute dei cittadini veneti esposti alle acque contaminate.
La Procura di Verona, intanto, è intenzionata a far luce sulla vicenda Pfas: attualmente si indaga per sversamento di inquinanti, ma si ipotizza anche il reato di disastro ambientale. Resta da chiarire se vi siano nell’area esposta agli inquinanti altre aziende responsabili della contaminazione. Acque Veronesi sta finanziando autonomamente le attività di bonifica, ma si è dichiarata parte offesa ed è pronta a rivalersi sui responsabili del disastro.
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La scorsa settimana il governatore Veneto, Luca Zaia, è intervenuto sulla questione:
“L’unica preoccupazione che ho, sulla vicenda dei Pfas, sono i 250.000 cittadini che vanno a letto, ogni sera, preoccupati per i loro valori ematici. Per loro, faremo una campagna di monitoraggio di dieci anni, per 150.000 euro l’anno. E voglio i soldi da Roma, che deve stare al fianco dei veneti e pagare, senza pensare di liquidare la questione, perché i cittadini pagano le tasse e ora rischiano di pagare anche con la loro salute”.
Zaia ha sottolineato come il Governo non abbia ancora fissato parametri sui Pfas che vengono utilizzati in molti prodotti di largo consumo:
“Bisogna dare una mano, senza creare inutili allarmismi. E, quando c’è un costo sociale, è giusto che, a pagare, sia il Governo. Roma fa tanti patti: per la Calabria, per la Campania e così via. Adesso faccia il patto per i Pfas, per monitorare i cittadini”.
Via | Quotidiano Sanità | Verona Sera