Inquinamento
Firenze, primo processo per l’amianto in una scuola
La vittima è un docente che aveva lavorato per anni tra i banchi dell’Iti Leonardo da Vinci di Firenze
Nonostante siano migliaia le scuole italiane nelle quali sono presenti parti e manufatti in amianto, il processo in corso al Palazzo di Giustizia di Firenze è il primo che discute la presenza dell’asbesto in un edificio scolastico.
La presenza dell’amianto nella scuola era finta sugli organi di informazione dopo che il preside aveva affisso cartelli che vietavano di correre, appendere quadri, sbattere le porte e urtare le pareti per non far staccare l’amianto presente sotto l’intonaco.
Grazie all’Osservatorio Nazionale Amianto la vicenda era poi approdata in tribunale: al centro dell’inchiesta c’è stata la vicenda di un professore deceduto per neoplasia.
“E’ necessario affermare la cultura della prevenzione primaria e cioè evitare ogni forma di esposizione all’amianto e a tutti gli altri cancerogeni e ciò è possibile solo evitando il rischio e quindi bonificando l’amianto, specialmente dalle scuole. Non riesco a comprendere i motivi per i quali gli amministratori della Provincia di Firenze e del Comune di Firenze, tra cui Matteo Renzi, che all’insediamento come presidente del Consiglio, si era dichiarato attento ai problemi della scuola, abbia ritenuto di lasciare l’amianto in questo importante istituto fiorentino, ponendo a rischio la salute del personale docente e non docente e degli allievi”
ha spiegato Ezio Bonanni.
Secondo il Renam (Registro Nazionale dei Mesoteliomi) dell’Inail sono 63 i casi di mesotelioma registrati tra il personale docente e non docente degli istituti scolastici italiani. Dati – come sottolinea l’Ona – in difetto visto che l’esposizione all’amianto provoca altre neoplasie.
Via | AdnKronos