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Robird, il drone-falco che caccia gli uccelli pericolosi

È stato ideato per presidiare aeroporti, discariche e campi agricoli

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Ha le sembianze e la fase di volo di un falco pellegrino, ma è solo un drone di ultima generazione. Si chiama Robird ed è stato realizzato dall’azienda olandese Clear Flight Solutions.

Robird è stato progettato per scongiurare gli incidenti aerei, quelli che capitano quando degli uccelli finiscono nei motori degli aeroplani spesso al momento del decollo.

“L’impatto con gli stormi negli aeroporti è molto pericoloso – spiega Robert Jancker, l’inventore di Robird, presente con la sua creatura al quarto Uav Show a Mérignac, vicino a Bordeaux -. Possiamo usare questo falco per controllare gli altri uccelli, che lo prendono per un rapace”.

Realizzati con una stampa 3D, utilizzano il “cosiddetto volo battuto come mezzo di propulsione”. Sono lanciati in aria, anche a mano, e poi da lì prendono il volo muovendo le ali allo stesso modo dei rapaci reali. In questo modo, quando gli uccelli vedono il drone, volano in alto e si raggruppano rendendo più facile il reindirizzamento altrove.

Robird è costituito da un composito di fibra di vetro e nylon che lo rende leggero e solido al tempo stesso. Per l’azienda che lo produce il prossimo step sarà quello di passare dai falchi teleguidati a quelli dalla completa automazione. I droni-rapaci sono pensati anche per le fattorie e le discariche. Dove insomma gli uccelli reali sono spesso percepiti come una vera minaccia.

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