MOBILITA' SOSTENIBILE
Carburanti alternativi, dal 2018 parte la riforma per creare la rete di rifornimento
Dal 2018 dovrebbe cominciare la creazione di una rete di infrastrutture per i carburanti alternativi a livello europeo: le associazioni di costruttori di auto chiedono ai governi di non restare indietro.
La Motorcycle Industry in Europe (Industria Motociclistica Europea, ACEM), la European Association of Automobile Manufacturers (Associazione Europea dei costruttori di automobili, ACEA), la Union Pétrolière Européenne Indépendante (Unione indipendente dei petrolieri, UPEI) e FuelsEurope hanno scritto e inviato una lettera congiunta a tutti gli stati membri dell’Unione Europea chiedendo di avviare la pianificazione legislativa per il recepimento delle nuove direttive europee sulle infrastrutture per carburanti alternativi (l’acronimo della direttiva e DAFI e la potete leggere qui).
La direttiva punta alla creazione di una rete di infrastrutture per la ricarica e il rifornimento che venga incontro a tutte le esigenze dei consumatori di oggi e di domani, al netto dei profondi cambiamenti in tal senso che sta vivendo la mobilità privata. Le norme che ogni nazione europea dovrà approvare dovranno prevedere lo sviluppo di queste infrastrutture, attualmente in fase di sviluppo a livello ministeriale.
Secondo quanto previsto dalla Commissione UE a partire dal 12 Ottobre 2018 le nuove norme dovranno cominciare ad essere applicate a livello nazionale su tutti i veicoli di nuova costruzione e le stazioni di servizio, in modo da poter soddisfare in futuro tutte le esigenze diverse dei clienti. Questo prevede, inoltre, creare anche una simbologia che sia facilmente riconoscibile all’utente, che saprà così distinguere il tipo di carburante che sta immettendo nel proprio veicolo, e creare campagne di comunicazione per preparare la strada alle nuove informazioni che saranno riversate agli automobilisti del prossimo futuro.
Nella lettera le associazioni di costruttori di auto e del settore dei carburanti chiedono ai governi dei vari paesi europei di adoperarsi affinché programmazione e informazione comincino il più in fretta possibile, offrendo competenze e formazione per accelerare questo processo sempre più necessario, in un mercato dove la fetta riservata alle auto alimentate con carburanti diversi dalla benzina o dal gasolio è sempre più grande.