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Riciclo pannelli fotovoltaici: progetto ENEA per l’economia circolare
Nel 2050 ci saranno 78 milioni di tonnellate di pannelli fotovoltaici a fine vita, con cui si potrebbero potrebbero costruire 2 miliardi di nuovi pannelli.
Il riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita è una delle grandi sfide dell’economia circolare. Cioè l’economia in cui nulla si butta e tutto si raccoglie, ricicla, trasforma. I pannelli solari, infatti, sono composti da una ossatura di alluminio e vetro, dalla cavetteria elettrica e, soprattutto, dalle celle fotovoltaiche che contengono materiali preziosi come silicio, argento e rame. Tutti materiali che, se correttamente separati, possono essere riutilizzati.
Grazie al progetto Resielp di ENEA, entro il 2020, anche l’Italia avrà il suo primo impianto di smaltimento dei pannelli fotovoltaici. Resielp, che è l’acronimo di Recovery of Silicon and other materials from End-of-Life Photovoltaic Panels, ed è un progetto finanziato con 2,5 milioni di euro provenienti dalla Knowledge Innovation Community sulle materie prime (KIC Raw Materials, che vede tra i partecipanti italiani ENEA, Università di Padova, le società private ITO e Relight e il CETMA – Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie, Design e Materiali). L’impianto pilota Resielp sorgerà all’interno dello stabilimento Relight di Milano.
La direttiva 2012/19/EU del Parlamento europeo prevede che, entro agosto 2018, almeno l’85% del peso dei moduli fotovoltaici dovrà essere recuperato. Tale percentuale, a spanne, equivale al peso dell’alluminio e del vetro che costituiscono l’ossatura dei pannelli. Resielp, però, mira a recuperare anche il restante 15% del peso, che è quello relativo ai materiali di pregio contenuti nelle celle fotovoltaiche.
Spetterà all’ENEA valutare gli aspetti ambientali dei processi industriali di recupero dei pannelli, supportare la progettazione dell’impianto per il trattamento termico dei moduli e dei sistemi di trattamento dei rifiuti liquidi e gassosi derivanti dallo smembramento dei pannelli.
Secondo i calcoli dell’ENEA nel 2050 nel mondo ci saranno 78 milioni di tonnellate di pannelli fotovoltaici a fine vita che, una volta ben riciclati al 100%, potranno fornire le materie prime necessarie a costruire 2 miliardi di nuovi pannelli. Tutto questo potrebbe portare un giro di affari di circa 15 miliardi di dollari a livello globale.
Il business, quindi, è di dimensioni notevoli. Lo sforzo di ENEA e degli altri partner italiani di Resielp è dunque votato a far sì che, tra qualche decennio, l’Italia possa essere un protagonista all’avanguardia all’interno di questo settore industriale interessantissimo.
Credit foto: Flickr