Energie rinnovabili
Incentivi biometano: le aziende agricole e zootecniche chiedono il decreto
Agrocepi chiede che il Governo mantenga le promesse: servono regole e incentivi certi al biometano per raggiungere i target europei
Agrocepi chiede che il Governo mantenga le promesse: servono incentivi certi al biometano per raggiungere i target europei
Le promesse del Governo sul decreto interministeriale sugli incentivi per il biometano prodotto dalle aziende agricole e zootecniche devono diventare realtà, prima possibile. Lo chiede Agrocepi, Federazione Nazionale Agroalimentare che fa capo a CEPI (Confederazione Europea Piccole Imprese). Gli obiettivi europei prevedono che, entro il 2020 (che è alle porte), il biometano rappresenti almeno il 10% del totale dei carburanti utilizzati nel nostro paese. Che, in pratica, vuol dire che l’Italia dovrà produrre almeno 1,1 miliardi di metri cubi di biometano da fonte agricola e zootecnica.
“Un settore fondamentale per le imprese agricole e zootecniche del nostro Paese – afferma l’associazione – è in attesa di una risposta non più procrastinabile. E’ fondamentale che le istituzioni preposte gliela diano al più presto possibile, Agrocepi insiste sull’urgenza di questo provvedimento“. Il Ministero dello Sviluppo economico aveva affermato, nel corso della manifestazione di settore Biogas Italy a febbraio 2017, che il decreto interministeriale sugli incentivi al biometano sarebbe arrivato probabilmente entro l’estate.
“L’estate si avvicina e non vi è ancora traccia del decreto interministeriale sul biometano. Ma le imprese agricole e zootecniche hanno bisogno di certezze“, ribadisce #Agrocepi. Oltre agli incentivi il decreto dovrebbe portare alla possibilità, per le aziende produttrici di biometano, di immettere il carburante direttamente nella rete nazionale del gas (previa depurazione).
Ciò vuol dire, per le imprese, fare investimenti per il futuro e, di conseguenza, servono certezze sul quadro economico e normativo da qui ai prossimi anni: “Viviamo una fase nella quale le imprese agro zootecniche hanno bisogno di maggiori certezze dal punto di vista normativo e delle incentivazioni – afferma il responsabile del Dipartimento agro energie di Agrocepi, Francesco Cicalese – perché stanno programmando i loro investimenti, anche quelli energetici, e sarebbe auspicabile una definitiva approvazione del decreto interministeriale sulle incentivazioni alla produzione di biometano, per consentire scelte aziendali libere e non frutto dell’incertezza“.
Secondo Agrocepi il potenziale di crescita del biometano italiano può arrivare in breve tempo anche oltre gli obiettivi europei, raggiungendo il 15% del fabbisogno nazionale di gas naturale. Gli investimenti sono già iniziati: 4 miliardi di euro sono stati spesi negli ultimi anni per creare 1.200 impianti di produzione del biogas, con una ricaduta occupazionale pari a circa 12 mila nuovi posti di lavoro.
Con queste premesse, e col giusto decreto, l’Italia può produrre in casa a partire dagli scarti agricoli e zootecnici una bella fetta del metano che consuma. I consumi di metano, inoltre, nei prossimi anni cresceranno in Italia e in tutta Europa in conseguenza della maggior diffusione, prevista anche dall’Unione Petrolifera, dei veicoli alimentati a metano.
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