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Col fotovoltaico bifacciale aumenta l’efficienza
Il produttore cinese di celle solari Aiko Solar lancia sul mercato il fotovoltaico bifacciale. Produce energia rinnovabile da entrambi i lati e aumenta notevolmente l’efficienza dei pannelli.
I pannelli fotovoltaici del futuro saranno sempre più bifacciali, con le celle solari che producono energia su entrambi i lati. Con le attuali tecnologie, infatti, è difficile produrre a livello commerciale celle con una efficienza superiore al 20% senza far crescere troppo i prezzi. La soluzione, quindi, è quella di aumentare la superficie delle celle, in modo che a parità di metri quadrati di pannelli installati venga prodotta più energia.
Aiko Solar, produttore cinese di celle solari, ha scelto proprio questa strada. Le sue ultime celle sono bifacciali e raggiungono una efficienza pari al 21% nella parte superiore e al 15% in quella inferiore. Ma sono due facce diverse tra loro per tecnologia utilizzata.
Mentre il lato della cella fotovoltaica esposta al sole è studiato per ottimizzare la produzione con una insolazione diretta, quella inferiore sfrutta l’effetto albedo. Cioè la riflessione e rifrazione della luce che colpisce il suolo e si diffonde nell’ambiente circostante. Sia nei grandi impianti solari nei campi agricoli, sia in quelli di dimensioni e potenze minori montati sui tetti delle case e dei capannoni, c’è sempre una buona parte di luce solare che rimbalza e viene dispersa.
Questa soluzione tecnica, come riporta la rivista di settore cinese PV-Tech, aumenta la produzione totale reale di elettricità fino al 28% rispetto a un buon modulo fotovoltaico a singola faccia.
Non si tratta di una sperimentazione da laboratorio ma di una soluzione effettivamente già in vendita sul mercato internazionale da aprile. Necessita, però, di un sistema di montaggio dei pannelli fotovoltaici sui tetti più complesso rispetto ai moduli tradizionali. Solo il tempo potrà dire se questo tipo di soluzione sarà effettivamente adottata e se il fotovoltaico del futuro sarà bifacciale.
Credit foto: Flickr