Inquinamento
Roma, via libera alle domeniche ecologiche
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha dato il via libera alle domeniche ecologiche dopo lo sforamento del limite massimo delle polveri sottili.
Tornano le domeniche ecologiche a Roma: a seguito dello sforamento delle polveri sottili PM 10, che per legge non deve superare le 50 microgrammi di biossido di azoto per metro cubo, la Giunta Capitolina ha già deciso di prendere provvedimenti. Sono stati imposti, quindi, i blocchi al traffico nella ZTL Fascia Verde già a partire dalla scorsa domenica 18 novembre e, successivamente, per una domenica al mese fino a marzo 2019.
Gli sforamenti sono stati registrati, in data lunedì 12 novembre, dalla centralina di Cinecittà e da quella di Tiburtina il giorno seguente. Il blocco alla circolazione, deciso con l’Ordinanza n.198 del 15 novembre 2018, riguarda tutti i mezzi a combustione interna, compresi i Diesel EURO 6. Tale blocco ha lo scopo di ridurre le polveri sottili, migliorando cosi la qualità dell’aria che respiriamo.
L’ordinanza però, non riguarda solo auto, scooter, moto e camion ma anche gli impianti per il riscaldamento domestico, con un periodo di utilizzo massimo di 8 ore, anziché 12 come normalmente consentito (restano invariati i valori massimi di temperatura all’interno delle case).
I romani durante le giornate di blocco e di interdizione al traffico potranno usufruire del trasporto pubblico locale, potenziato per gestire le esigenze della Capitale. Per far si che tale provvedimento venga rispettato, vigilerà la Polizia Locale di Roma Capitale.
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Ecco gli orari e le date:
- 18 novembre 2018 dalle 7,30-12,30 e dalle 16,30-20,30
- 2 dicembre 2018 dalle 7,30-12,30 e dalle 16,30-20,30
- 13 gennaio 2019 dalle 7,30-12,30 e dalle 16,30-20,30
- 10 febbraio 2019 dalle 7,30-12,30 e dalle 16,30-20,30
- 24 marzo 2019 dalle 7,30-12,30 e dalle 16,30-20,30
Saranno (in)utili all’ambiente le domeniche ecologiche? Sono in molti a chiederselo. Non mancano altri modi per migliorare la qualità dell’aria in città.
A Roma, e anche nel resto d’Italia, circolano ancora troppi vecchi mezzi inquinanti ma mancano gli incentivi all’acquisto di auto più ecologiche. Permetterne la circolazione ai mezzi vecchi tutto l’anno tranne qualche domenica non cambia il dato: il parco auto circolante va svecchiato. Più coerenti, in questo senso, sono i blocchi del traffico imposti in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte dove non circolano i diesel EURO 0/1/2/3.
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Nel frattempo, in altri Paesi europei, il problema è uguale ma le soluzioni proposte sono diverse. In Francia hanno messo dei bollini in base al potenziale inquinante che verranno alternati al blocco del traffico. In Germania si discute di bandire le auto ad accensione spontanea (Diesel).
In Norvegia stanno spopolando le auto elettriche, grazie a una tassazione minore (esenzione dall’Iva pari al 25%, tradotto: incentivi), ricarica agevolata, parcheggi gratuiti, possibilità di utilizzare le corsie riservate ai mezzi pubblici, nessun pedaggio autostradale (e nemmeno quello per l’accesso ai centri storici), niente sovrattassa applicata sulle altre autovetture (può arrivare fino al 100%).
Nel Regno Unito, invece, il governo sta rafforzando le infrastrutture e punta ad ottenere che, un’auto su due circolante sia EV entro il 2030.
Bene quindi sensibilizzare le persone sulla qualità dell’aria, molto meglio adottare politiche di incentivazione delle tecnologie più pulite e della mobilità sostenibile.
A cura di Alessandro Lanza di Brolo.