Auto Ibride
Auto ibride Ferrari: LaFerrari e la SF90 Stradale
Il listino del “cavallino rampante”, dopo la Ferrari LaFerrari, si arricchisce di una nuova supercar ibrida e potente come una centrale elettrica: la Ferrari SF90 Stradale. Scopriamole insieme.
Nel listino Ferrari del futuro prossimo ci saranno diverse auto ibride. Entro il 2022 la casa di Maranello avrà il 60% di produzione con questo taglio tecnologico. Già due esemplari della specie sono stati partoriti dal “cavallino rampante”, con una collocazione al vertice della gamma: Ferrari LaFerrari e Ferrari SF90 Stradale. Per fortuna il sound e le emozioni sono al top. Scopriamole insieme.
Ferrari SF90 Stradale
La Ferrari SF90 Stradale è la nuova supercar ibrida della casa di Maranello. Spinta da un motore endotermico V8 da 4 litri con 780 cavalli all’attivo e da tre propulsori elettrici da 220 cavalli, vanta una potenza complessiva di 1000 cavalli. Questo la pone al di sopra della Ferrari LaFerrari (963 cavalli), facendola svettare sul piano prestazionale rispetto alla possente 12 cilindri, regina delle performance fra le tirature limitate del “cavallino rampante”.
Pur essendo una “normale” auto del listino “rosso”, la Ferrari SF90 Stradale se la gioca con le serie speciali ed esprime il suo vigore con una velocità massima di 340 km/h e un’accelerazione spaventosa, a tutti i livelli. Alcune cifre? Eccovi accontentati: il canonico passaggio da 0 a 100 km/h viene coperto in 2.5 secondi, ma ancora più impressionante è il tempo necessario per passare da 0 a 200 km/h, che si fissa in appena 6.7 secondi.
Per assecondare al meglio le dinamiche di un simile missile su quattro ruote, ogni aspetto della nuova supercar ibrida di Maranello è stato curato in modo minuzioso: dall’aerodinamica al telaio, passando per l’elettronica e tutto il resto. Ma partiamo dallo stile.
La Ferrari SF90 Stradale è molto affusolata e si aggrappa all’asfalto con grinta pistaiola. Non mancano le citazioni d’alta scuola, come lo spoiler terminale sulla coda, che evoca il ricordo della 330 P4, splendida e leggendaria sport del mitico marchio italiano. L’appendice si inserisce in modo felice nel quadro estetico generale, dove si respira qualcosa delle varie LaFerrari, F8 Tributo e J50.
Impossibile non notare le grandi dimensioni dello scivolo estrattore, a riprova di un accurato studio aerodinamico, condotto come sempre al meglio dagli uomini di Maranello, che sanno gestire egregiamente i flussi d’aria per ottenere i più alti livelli di deportanza, senza sporcare le linee delle loro proposte. Sul frontale tornano i fari a sviluppo orizzontale, in un quadro di grandi sinuosità complessive. I tratti muscolosi e avvolgenti vestono in modo attillato la meccanica, consegnando un look prezioso, dove il piglio atletico si coniuga all’eleganza. Un nuovo sogno è nato a Maranello e fa onore al Made in Italy.
La spinta di questa “rossa” ibrida plug-in è affidata, come dicevamo, a quattro motori. Al classico V8 endotermico biturbo, con 195 cavalli litro di potenza specifica, si affiancano tre motori elettrici: uno collocato sull’asse posteriore; due su quello anteriore, che producono una trazione integrale. Le unità propulsive possono operare in varie modalità, privilegiando ora le performance, ora l’efficienza, ora la riduzione delle emissioni.
Il giro sulla pista di Fiorano viene coperto in 1’19″00, sette decimi meno de LaFerrari. Per chi cerca prestazioni ancora più estreme c’è l’allestimento Assetto Fiorano, pensato per aggredire i cordoli senza compromessi. Ecco le dimensioni della nuova Ferrari SF90 Stradale: lunghezza 4.710 mm, larghezza 1.972 mm, altezza 1.186 mm, passo 2.650 mm, carreggiata anteriore 1.679 mm, carreggiata posteriore 1.652 mm. Il peso a secco è di 1.570 Kg.
Ferrari LaFerrari
LaFerrari è uno scrigno di innovazioni tecnologiche, prestazioni, stile avveniristico, emozioni di guida. Questa creatura prosegue la tradizione dei gioielli a tiratura limitata della casa di Maranello, che annovera nella raccolta capolavori come Gto, F40, F50 ed Enzo. Un sogno di inebriante maestria dialettica, destinato a pochi eletti, con patrimoni da favola, che spinge in alto le pulsazioni cardiache.
Nella sua meccanica di alta classe si condensa la migliore tradizione del mito automobilistico italiano. E’ una vettura avveniristica e di frontiera, scultorea e bilanciata. Appartiene alla stirpe delle “rosse” più affascinanti di tutti i tempi. Una superba opera d’arte, con una suggestiva armonia di forme. Somiglia ad una Sport pronta a scendere in pista a Le Mans, ma è omologata per l’uso stradale. Volendo, può essere usata in modo comune, perché non teme neppure il traffico, anche se altri sono gli ambienti preferiti.
La linea della carrozzeria lascia estasiati, immersi nell’incanto delle magiche e sinuose alchimie dialettiche, il cui dipanarsi inebria i sensi degli appassionati. Questa sportiva è un’emozione, una confluenza di velocità, di tecniche, di stile e di melodie, che si fondono in un’eccitante miscela, la cui composizione effonde le rime di una poesia celestiale.
Il muso, basso e tagliente, trasmette la grinta dei cromosomi, mentre la coda, larga e sinuosa, esprime il romanticismo della sua forza dinamica. Anche il resto del corpo offre i suoi muscoli con grazia divina. E’ un capolavoro assoluto, perfetto e proporzionato negli aggressivi volumi, frutto di un lessico di aulica specie. Affilata come un coltello, sfoggia un magnetismo stilistico al quale non è difficile abbandonarsi. I poderosi parafanghi si legano idealmente alle forme plastiche e prorompenti della mitica 330 P4.
Massima sintesi del know-how acquisito in Formula 1 e nella realizzazione delle vetture stradali, LaFerrari rappresenta il più ambizioso progetto della Casa di Maranello per ridefinire i limiti della tecnologia automobilistica. Il risultato è una vettura dalle prestazioni estreme, che sfrutta le soluzioni tecniche più evolute.
Con lei i sistemi ibridi hanno fatto il loro debutto nella produzione del “cavallino rampante”: il motore termico V12 da 6.3 litri, con 800 cavalli all’attivo, si combina infatti all’unità elettrica da 120 Kw (163 CV), per una potenza complessiva di 963 cavalli, in un matrimonio che coniuga senza soluzione di continuità i vantaggi delle due propulsioni. L’elevata coppia fornita dal motore elettrico ai bassi giri consente di ottimizzare il motore termico agli alti regimi. Il risultato è una spinta eccezionale e costante, con una coppia di 900 Nm.
Il possente cuore, capace di fornire l’energia per illuminare un piccolo paese, garantisce prestazioni straordinarie, divertimento di guida e un sound inconfondibile. Il transfer tecnologico dalla Formula 1 emerge a tutti i livelli, come nella progettazione e realizzazione del telaio, curate in modo brillante da una squadra di tecnici che si è giovata del contributo di Rory Bryne, noto progettista di monoposto vincenti della scuderia di Maranello.
L’impiego dei materiali compositi è stato gestito in modo encomiabile, usando le combinazioni più raffinate, con un duplice risultato: garantire la massima leggerezza insieme alla più grande robustezza. Sublime l’efficienza dinamica, anche grazie all’aerodinamica attiva, che concilia nel modo migliore due fattori contrapposti, come la scorrevolezza e la deportanza. Miracoli che solo agli uomini della Ferrari potevano riuscire!
Grazie alle logiche che sovrintendono tutti i sistemi, la vettura esprime il limite più elevato attraverso la relazione sinergica delle variabili, gestite in modo superbo dalla complessa elettronica. Tutto questo si traduce in un ritmo operativo di riferimento, che non ha eguali. Per averne un’idea, basta dire che sul circuito di Fiorano il tempo sul giro è stato ridotto di oltre cinque secondi rispetto alla Enzo. Aggiungo a questo che il passaggio da 0 a 300 km/h viene coperto in soli 15 secondi: appena peggio di una F1 e allo stesso livello (e forse meglio) di una LMP1. Cosa dire di più?
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