MOBILITA' SOSTENIBILE
Catamarano a idrogeno Energy Observer con Fuel Cell Toyota
Un sistema di celle a combustibile by Toyota, appositamente sviluppato dalla casa giapponese, sarà il fiore all’occhiello ecologico del catamarano a idrogeno Energy Observer per il Tour 2020.
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Toyota crede fortemente nei sistemi Fuel Cell: questo spiega il suo coinvolgimento nel progetto dell’Energy Observer, prima barca alimentata a idrogeno che navigherà intorno al mondo. La casa automobilistica giapponese ha sposato l’idea sin dal primo momento, con una partnership di successo avviata nel 2017.
Ora si prepara ad accompagnare il viaggio intercontinentale dell’Energy Observer, fornendo un’applicazione marittima della propria tecnologia a idrogeno.
Si tratta di una soluzione flessibile: il sistema di celle a combustibile Toyota è stato progettato come sistema modulare, suscettibile di applicazione in diversi ambiti, dai camion agli autobus, passando per le auto e la nautica.
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La sfida è esaltante, perché l’Energy Observer è un’imbarcazione alimentata da idrogeno prodotto in modo autonomo. Il catamarano, a propulsione elettrica, è alimentato da un mix di fonti di energia rinnovabile e da idrogeno ottenuto dall’acqua di mare in modo pulito, senza emissioni di anidride carbonica.
Performance ed ecologia, quindi, si coniugano, per un’esperienza nautica destinata a lasciare il segno. Del resto l’Energy Observer è un esempio di come si possano condividere le soluzioni efficaci per una transizione energetica ed ecologica, dimostrando che un mondo più pulito è possibile.
Per questo prodotto nautico, il Centro Tecnico Europeo di Toyota ha appositamente sviluppato un sistema di celle a combustibile particolarmente compatto e adatto per le imbarcazioni, utilizzando alcune componenti introdotte per la prima volta nell’auto Toyota Mirai.
Il sistema della barca erogherà una maggior potenza e sarà più efficiente, ma anche estremamente affidabile, per attraversare l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico nel corso di quest’anno. Attualmente sono in corso i test finali in mare aperto, in vista della partenza per il Tour 2020 dell’Energy Observer, prevista a metà febbraio.