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Inquinamento

Smog: il ministero dell’ambiente stanzia fondi per il Bacino Padano

L’emergenza smog si concentra, in modo particolare, su certe regioni. Cospicuo stanziamento per alleviare il problema. Costa: “Da noi fatti, non polemiche sterili”.

Il Bacino Padano soffre con una certa intensità il problema dello smog. Nel tentativo di renderlo meno gravoso, il Ministero dell’Ambiente ha varato un decreto che assegna alle regioni di quell’area d’Italia risorse, subito disponibili, per 180 milioni di euro, suddivisi per annualità fino al 2022.

I fondi serviranno a promuovere, fra l’altro, il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico locale, e conseguentemente la qualità dell’aria nel territorio delle regioni interessate.

Ecco le parole del ministro Sergio Costa: “Affrontare il grave problema dello smog in un’area fortemente esposta come il Bacino Padano è una nostra priorità. Con questa misura rispondiamo con i fatti alle polemiche sterili. Mi aspetto adesso che le regioni presentino presto i progetti, per poter finalmente procedere all’attuazione di azioni efficaci per il miglioramento della qualità dell’aria in particolare nei grandi centri urbani. Lo dobbiamo ai cittadini e all’ambiente“.

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Più nello specifico, il decreto assegna 39.3 milioni all’Emilia Romagna, 60.5 alla Lombardia, oltre 39 milioni al Piemonte e oltre 41 al Veneto. Tra gli interventi soggetti a finanziamento figurano:

l’acquisto di veicoli di categoria M2 o M3 elettrici destinati al potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale urbano e suburbano;

l’acquisto di veicoli di categoria M2 o M3 destinati al trasporto pubblico locale urbano e suburbano ad alimentazione elettrica o alimentati con combustibili alternativi;

l’acquisto di veicoli di categoria M2 o M3 di classe di omologazione Euro VI destinati al trasporto pubblico urbano e suburbano nel territorio di Comuni caratterizzati da un campo di variazione altimetrica rilevata dal Modello Digitale di Elevazione (DEM) superiore a 400 metri, con contestuale rottamazione di un eguale numero di veicoli di categoria M2 o M3, aventi classe di omologazione Euro IV od inferiore e destinati al trasporto pubblico urbano o suburbano;

l’acquisto di veicoli di categoria M2 o M3 elettrici o di omologazione Euro VI destinati al trasporto pubblico interurbano con contestuale rottamazione di un uguale numero di veicoli di categoria M2 o M3, aventi classe di omologazione Euro IV od inferiore e destinati al trasporto pubblico interurbano;

l’acquisto di navi per la navigazione interna (es. vaporetti e unità navali per il trasporto pubblico) elettriche o che rispettino i limiti di emissione della Fase V del Regolamento (UE) 2016/1628 con contestuale rottamazione di un eguale numero di navi aventi livelli di emissione pari od inferiore alle precedenti fasi;

l’acquisto e posa in opera di impianti per il controllo della circolazione dei veicoli e relativi sistemi di informazione e gestione in zone a traffico limitato (di seguito ZTL) o nelle aree soggette a disposizioni di limitazioni della circolazione per motivi ambientali in base alle disposizioni delle singole regioni.

Fonte | Ministero dell’Ambiente

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