Rifiuti
Terra dei Fuochi: lo Stato fa valere le ragioni della legalità
Segnali incoraggianti giungono dalla Terra dei Fuochi, con una nuova azione di contrasto al malcostume. Costa: “La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine porta a grandi risultati contro i crimini ambientali”.
Un’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Napoli ha portato al sequestro di un terreno di 35 mila metri quadri adibito a discarica abusiva di rifiuti nella Terra dei Fuochi. Il blitz, scattato su segnalazione di alcuni cittadini di Pomigliano d’Arco, segna un passo importante nel rafforzamento della collaborazione fra le comunità locali e le autorità, per fronteggiare una drammatica piaga ambientale italiana.
Il ministro dell’ambiente Sergio Costa plaude all’intervento e al nuovo clima che si sta instaurando nell’area: “Brillante risultato delle forze dell’ordine. Il sequestro della discarica e la conseguente interruzione degli interramenti e dei roghi di rifiuti sono un’ottima notizia; il fatto che il tutto sia partito dalle segnalazioni dimostra che lo Stato c’è, ascolta i cittadini e risponde rapidamente. Questa collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine non solo funziona, ma è necessaria per fermare i crimini ambientali“.
La discarica abusiva cui sono stati messi i sigilli sorge in località Masseria Chiavettieri. I primi rilievi hanno fatto emergere che in alcuni punti del sito destinato all’illecito stoccaggio il terreno riportava dei rialzi anomali dal piano stradale di quasi 3 metri. Facile intuire cosa ci fosse sotto.
Nei successivi controlli, gli uomini delle forze dell’ordine hanno trovato vari rifiuti miscelati al terreno: derivati dell’attività di costruzione e demolizione, pneumatici fuori uso, imballaggi in plastica, legno, ferro e acciaio, traversine ferroviarie e guaine bituminose. Queste ultime, sottolineano i carabinieri, vanno catalogate tra i rifiuti speciali pericolosi. Sul posto sono stati rinvenuti anche cumuli di rifiuti già dati alle fiamme.
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Fonte | Ministero dell’Ambiente