Auto Elettriche
Tesla usa parti della Model 3 per produrre respiratori
Tesla recupera componenti della Model 3 e della Model S per produrre respiratori, utili durante l’emergenza coronavirus
Tesla sfrutta alcune componenti della sua Model 3 per produrre respiratori, utili per affrontare la pandemia da coronavirus tutt’ora in corso. La produzione è entrata nel vivo negli impianti statunitensi della società di Elon Musk e, dopo i dubbi iniziali, sembra che gli ingegneri del gruppo siano riusciti a trovare una soluzione veloce e versatile per rifornire quanto prima le terapie intensive.
A confermarlo è un video pubblicato sulla piattaforma YouTube, con cui il gruppo ha voluto aggiornare gli appassionati in merito ai progressi raggiunti. Gli addetti di Tesla hanno mostrato due prototipi smontati e un esemplare finito, quest’ultimo probabilmente nelle fattezze finali con cui verrà consegnato agli ospedali.
In un primo momento aveva destato clamore la decisione dell’azienda di progettare un respiratore da zero, anziché recuperare progetti e design già conosciuti. Tuttavia la società ha spiegato come questa scelta sia stata fatta per poter utilizzare componenti che già esistono sulle linee produttive, poiché destinate alla Model 3, una delle vetture elettriche più richieste del marchio.
Abbiamo voluto usare delle componenti che conosciamo molto bene, di cui siamo certi dell’affidabilità e che possano essere prodotte in grandi volumi.
In particolare, i respiratori di Tesla recuperano i display e i computer della Model 3, così come il sistema di sospensioni della Model S.
Così come riferisce The Verge, Tesla non è l’unica azienda che ha deciso di riconvertire la sua produzione per realizzare respiratori, necessari agli ospedali in grandi quantità data l’emergenza coronavirus. Dyson, il famoso produttore britannico di elettrodomestici, ha progettato i propri ventilatori, mentre in Italia l’apprezzata Ferrari ha modificato le proprie linee produttive allo stesso scopo.
Fonte: The Verge