Auto Elettriche
Tesla potrebbe diventare il marchio auto di maggior valore al mondo
Tesla è sempre più vicina a raggiungere la prima posizione tra i marchi auto di maggior valore al mondo: la sua capitalizzazione tallona Toyota.
Tesla potrebbe presto divenire il marchio auto di maggiore valore al mondo. L’azienda di Elon Musk è infatti sempre più vicina a rubare la prima posizione a Toyota Motor, grazie alla recente capitalizzazione di mercato di 190 miliardi di dollari. Merito dell’accresciuto interesse nei confronti delle auto elettriche da parte dei consumatori, ma anche degli investitori che vedono nel gruppo uno dei protagonisti dell’automotive del futuro.
Così come già accennato, Toyota si trova attualmente alla prima posizione nella lista delle aziende automobilistiche di maggior valore, con una capitalizzazione di 210.5 miliardi di dollari. Tesla ha però di recente raggiunto i 190 miliardi, avvicinandosi pericolosamente al rivale, con crescite anche del 23% registrare nell’ultimo quarto.
La vicinanza dei suoi gruppi giunge però con una grande differenza sul fronte delle auto prodotte. Come sottolinea Bloomberg, nel primo quarto del 2020 Tesla ha realizzato 103.000 veicoli, circa il 4% dei 2.4 milioni di automobili prodotti da Toyota. In altre parole, il gruppo di Elon Musk è riuscito a ottenere una capitalizzazione molto simile al rivale, pur con un parco auto decisamente più ridotto. Tanto che, pochissimi giorni fa, l’azienda si è avvicinata alla soglia dei 1.000 dollari per azione, per la prima volta nella sua storia.
Il gruppo di Elon Musk detiene la seconda posizione dallo scorso gennaio, quando ha superato Volkswagen. L’azienda sembra stia rispondendo in modo abbastanza efficace al calo nel settore auto dovuto alla pandemia da coronavirus in corso, forse grazie al settore ben definito in cui opera. Così come diversi studi hanno confermato nel corso delle ultime settimane, durante il lockdown i consumatori hanno manifestato un accresciuto e improvviso interesse nei confronti delle auto elettriche. Un fatto, quest’ultimo, che potrebbe essere stato spinto anche dai forti incentivi che diversi Paesi europei – Francia, Germania, Regno Unito e Italia in prima linea – hanno previsto proprio per l’acquisto di questa tipologia di vetture.
Fonte: Bloomberg