Bioedilizia
Riciclo dei contenitori per i rifiuti in case per senza fissa dimora
Il contenitore per la raccolta delle lattine diventa una casa per poveri e senza fissa dimora. L’idea del designer tedesco Pilipp Stingl.
L’idea è del designer tedesco Philipp Stingl (in alto nella foto) che ha progettato il riuso dei contenitori per rifiuti, o meglio quelli destinati alla raccolta delle lattine di alluminio, trasformandoli in piccole case mobili dotate di alcuni comfort per senza fissa dimora e poveri in genere.
I commenti alla presentazione del progetto però non sono stati proprio entusiasti. Infatti c’è chi ha fatto notare che i senza fissa dimora sono paragonati ai rifiuti e trattati come tali e che l’idea è:
offensiva, pregiudizievole, arcaica, orribile e anti innovativa.
Riciclo contenitore rifiuti in casa per senzatetto
Stingl parte da una considerazione: se crolla il nostro sistema economico e sociale, come vivremo? La crisi economica e l’invecchiamento della popolazione portano sulle strade sempre più persone anziane a causa della povertà. In molte città peraltro quel genere di contenitori per la raccolta dei rifiuti sono stati banditi e sostituiti con altri più piccoli. Dunque perché non riutilizzarli invece che destinarli al riciclo con costi più elevati?
L’idea di fondo per alcuni è paragonabile alla botte in cui scelse di vivere Diogene di Sinope però dotata di comfort quali una vasca da bagno con specchietto dove gli uomini possono anche radersi; luci interne alla casetta; appendiabiti, un piccolo materasso, raccolta acqua reflue, insomma delle comodità che una casa in cartone non potrebbe offrire.
Resta in effetti la considerazione da cui è partito il designer Philipp Stingl, che peraltro è giovanissimo e studia design in merito al popolo dei senza fissa dimora o dei nomadi urbani. Altri designer hanno prestato la loro attenzione a questo fenomeno sociale e in diverse occasioni hanno progettato soluzioni per piccole abitazioni trasportabili.
Via | Designboom
Foto | Newsat, hypenotice, Designboom