La Terra scotta: il 2013 sarà caldissimo. Nel Nord Italia il primo week end dell’anno è una piccola primavera
Il 2012 è stato il nono anno più caldo di sempre
Se è vero, come vuole un vecchio adagio, che il buongiorno si vede dal mattino, allora il 2013 sarà caldo, per non dire rovente. Prendiamo la nostra Penisola che ha vissuto, in questi giorni, uno degli inizi d’anno più caldi e soleggiati di sempre. Sabato 5 gennaio, per esempio, a Varese sono stati toccati 22° Celsius, una temperatura primaverile, da Pasquetta più che da Befana. Anche a Milano e Torino le massime sono state intorno ai 15 gradi, temperature veramente fuori dalla norma per il periodo. Da martedì prossimo, 8 gennaio, i termometri scenderanno di almeno 10 gradi, tornando ad assestarsi sulle medie del periodo.
Uno sguardo decisamente più lungimirante e onnicomprensivo è quello del Met Office, il servizio meteorologico britannico attivo dal 1854, che negli scorsi giorni ha reso pubbliche le sue previsioni in merito al 2013. Secondo gli specialisti di Sua Maestà, l’anno appena iniziato sarà – coerentemente con quanto accaduto nell’ultimo decennio – uno dei più caldi di sempre. Non una sorpresa visto che secondo la World Meteorological Organization undici dei dodici anni più caldi della storia sono stati dal 2001 a oggi. L’anno appena lasciato alle spalle, per esempio, è stato il nono più caldo di sempre. E il 2013, secondo le proiezioni, dovrebbe esserlo ancora di più con un aumento medio di 0,57° Celsius.
I ricercatori del Met Office hanno collaborato con l’università dell’East Anglia, il Nasa Goddard Institute of Space Studies e lo US National Oceanic and Atmospheric Administration. Secondo lo studio, la variabilità “fisiologica” del clima risulta sempre più condizionata dall’emissione di gas serra. Il surriscaldamento è una sorta di amplificatore degli eventi atmosferici: in ottobre l’uragano Sandy ha messo in ginocchio vaste aree dell’East Coast e in Gran Bretagna il 2012 è stato il secondo anno più piovoso della storia, allo stesso tempo sia negli States che nel Regno Unito sono stati registrati lunghissimi periodi di siccità. Quindi se è vero che la temperatura globale sarà maggiore non è detto che ovunque farà più caldo: cicloni e anticicloni, barriere orografiche e microclimi spariglieranno le carte.
Via I Met Office
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