Clima
Greenpeace lancia la campagna Vip Abbracci polari contro le trivellazioni in Artico
Greenpeace chiede aiuto a 13 vip italiani per sostenere la campagna Abbracci Polari contro le trivellazioni in Artico
Anche Greenpeace cavalca l’onda del testimonial Vip per lanciare una delle sue campagne in difesa dell’ambiente. E’ partita proprio ieri Abbracci polari,in collaborazione con il fotografo Francesco Alesi, che si pone un obiettivo molto concreto: salvare i ghiacci dell’Artico in scioglimento. In aiuto sono stati chiamati: Margherita Buy, Claudia Gerini, Claudio Santamaria, Ennio Fantastichini, Alessandro Haber, Giobbe Covatta, Sandra Ceccarelli, Claudia Zanella, Paolo Briguglia, Mimmo Calopresti, Giorgio Pasotti, Pino Quartullo e Gianluca Tavarelli (le foto complete trovate sul sito di Greenpeace).
Veniamo al come Greenpeace intende impedire lo scioglimento dei ghiacci: fermando le perforazioni petrolifere con la richiesta di istituire il divieto nel mare artico. Tutte le informazioni e la campagna raccolta firme per la petizione sul sito Save The arctic.
Per Greenpeace 13 Vip italiani in Abbracci Polari
L’Artico è terra di conquista petrolifera peraltro bramata da Russia e Stati Uniti. Le compagnie petrolifere si accordano di volta in volta con i potenti di turno e cercano di ottenere i massimi vantaggi, anche senza autorizzazioni certe.
Ambientalisti e scienziati sono d’accordo sul fatto che le trivellazioni in Artico non siano del tutto benefiche per la salute del nostro Pianeta. D’altronde lo ricorda Marco nel post piĂą sotto che siamo nell’era dell’Antropocene e che dobbiamo assumerci le responsabilitĂ in merito alle azioni che svolgiamo sulla Terra, non fosse altro per le conseguenze sulle future generazioni. La perdita di ghiacci in Artico influisce sul clima globale del Pianeta e aumenta le emissioni di metano.
Ora ammetto il mio senso di piccolo disturbo per questa campagna (e non per la presenza dei Vip), ma come al solito perché di pancia, perché non spiega il perché la geopolitica sia più importante del ghiaccio e del perché sia importante che tutti sappiano per iniziare a esercitare il diritto a essere determinanti nelle scelte dei politici e degli acquisti. Forse era preferibile una campagna porta a porta, per le strade, con i gazebo a parlare con le persone per raccontarci cosa succede sopra le nostre teste. E non solo in Artico.