Seguici su

ECOLOGIA

Ambiente: accordo internazionale contro l’inquinamento da mercurio

L’accordo, chiamato Convenzione di Minamata, prende il nome della città giapponese inquinata da mercurio

I rappresentanti di 140 Stati hanno trovato un accordo, il 19 gennaio scorso, che limiterà l’utilizzo di mercurio: la ratifica dell’accordo, chiamato Convenzione di Minamata, avverrà ad ottobre per entrare in vigore presumibilmente tra il 2015 ed il 2018.

L’accordo è stato annunciato dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) e dalla Svizzera i quali per oltre un decennio hanno tentato, con l’apporto della Norvegia, di sensibilizzare sui rischi derivanti dall’esposizione al mercurio, un metallo fortemente tossico causa principale del Morbo di Minamata (una sindrome neurologica tipica dell’intossicazione acuta da mercurio, scoperta e studiata fin dagli anni ’50).

L’accordo consentirà di diminuire, a livello mondiale, le emissioni e l’utilizzo di mercurio, mirando a ridurne produzione e commercio, in particolare focalizzandosi sui processi industriali, disciplinando inoltre lo stoccaggio ed il trattamento dei rifiuti contenenti mercurio.

Le emissioni di mercurio hanno raggiunto il livello più alto negli anni ’70, ma già dal 2000 si sono stabilizzate, riducendosi soprattutto nei paesi più sviluppati ma aumentando di oltre il 40% in zone del pianeta come il sud-est asiatico.

Secondo l’UNEP le attività umane immettono in atmosfera 1960 tonnellate di mercurio l’anno (secondo il Cnr nel 2005 erano 4500 tonnellate l’anno); questo metallo è utilizzato principalmente nelle attività estrattive aurifere, in particolare per separare il minerale dalla roccia.

La Convenzione di Minamata prende il nome proprio della città marittima giapponese in cui, dagli anni ’50, si cominciarono a verificare le prime intossicazioni da mercurio: solo nel 1968 il governo giapponese annunciò di aver scoperto la causa di quel morbo che da oltre un decennio faceva registrare nella popolazione “misteriosi” sintomi quali movimenti spastici involontari, debolezza muscolare, problemi di udito e persino malformazioni nei nuovi nati.

Secondo il governo nipponico il problema, all’epoca, derivava da un avvelenamento da mercurio nei prodotti ittici che la popolazione consumava quotidianamente, proveniente dagli scarichi di un grande impianto petrolchimico in quella zona.

Tutti i cittadini trarranno beneficio dalla decisione di Ginevra, in particolare i minatori e le loro famiglie, il popolo dell’Artico e le prossime generazioni di madri e i loro figli

ha spiegato il direttore esecutivo dell’UNEP Achim Steiner, plaudendo alla sigla dell’accordo sulla Convenzione di Minamata.

Via | Unep
Foto | Japanfocus.org

Ultime novità