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ECOLOGIA

Elezioni 2013: Ermete Realacci Pd ci presenta il programma per l’ambiente

Abbiamo intervistato Ermete Realacci del Pd in merito alle politiche ambientali del partito democratico.

Come annunciato nel pomeriggio abbiamo intervistato Ermete Realacci (Pd) con i colleghi della Rete dei giornalisti per l’ambiente. L’incontro è avvenuto attraverso un hangout su google+ luogo virtuale in autoregia.

Gli argomenti discussi con l’On. Realacci sono stati vari e complessi e ci eravamo promessi di discuterne entro la mezz’ora di tempo, ma abbiamo sforato del doppio e la discussione è andata avanti per un ora e passa. Non abbiamo tempi televisivi e neanche noiosi conduttori che interrompono o creano battibecchi a arte. Noi sul web procediamo spediti con in mente l’oggetto della nostra ricerca: l’ambiente, che abbiamo declinato in acqua, agricoltura, clima, rifiuti e tanto altro.

Il prossimo appuntamento per venerdì ore 21,00 prevede una intervista a Loredana De Petris, Sel.

Le mie considerazioni in merito a questa lunga chiacchierata: l’ambiente è effettivamente il grande escluso dalla campagna elettorale e in ambiente includo anche agricoltura. I candidati sgomitano alla ricerca di una finestra televisiva fatta di palinsesti, conduttori che stanno al gioco, domande imboccate e risposte attese: insomma il classico gioco delle parti. Conta il proclama maggiore (togliamo l’IMU, via le tasse, ripresa si, ripresa no, ripresa forse) ma è Grillo a fare il pieno nelle piazze anche perché gli altri non ci vanno.

Con l’On. Realacci abbiamo discusso delle due facce del Pd in tema di ambiente e del suo solitario ruolo ora che è stato privato anche della presenza di Francesco Ferrante e Roberto Della Seta epurati per aver sostenuto Matteo Renzi.

Realacci crede in quel che dice, indubbiamente. Conosce troppo bene la storia dell’ambientalismo e dell’ambiente in italia per essere fallace, ma sa anche che non sarà possibile accontentare tutti. Colpisce alle emozioni e alla pancia quando parla della bellezza e di come questa ci salverà (d’altronde Legambiente ci ha fondato il suo programma), ma la bellezza non può tollerare evidentemente l’Ilva così com’è e non immagino come potrebbe essere.

Condivido la considerazione di Maria Ferdinanda Piva quando lo definisce come un panda in via d’estinzione. In bocca al lupo On. Realacci, comunque e quando vuole le offro un bicchiere di Falanghina.

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