Alimentazione
Carne con antibiotici, i 4/5 della produzione Usa finisce negli allevamenti
Si accresce l’uso di antibiotici nell’industria della carne con il risultato di avere animali meno sani e batteri che stanno sviluppando resistenze.
Si usano troppi antibiotici per produrre carne, addirittura i 4/5 della produzione totale Usa finisce negli allevamenti, mentre appena 1/5 è destinato per le cure degli esseri umani.
La Food and Drug Administration lo scorso anno propose delle Linee guida volontarie pensate per spingere l’industria della carne a rivedere l’uso massiccio di antibiotici. Ma dai dati resi noti dalla stessa FDA l’uso di antibiotici è stato incrementato.
L’immagine in alto è tratta dall’infografica messa a punto dalla PEW Charitable Trust. Si noti che che mentre l’uso di antibiotici per umani si è stabilizzato al di sotto degli 8.000 milioni di libra all’ anno, gli allevamenti hanno iniziato a usare sempre più farmaci raggiungendo la cifra record di 29 milioni di libbre nel 2011. In poche parole l’industria degli allevamenti ha usato i 4/5 degli antibiotici prodotti negli Stati Uniti e la tendenza continua a crescere.
Non sorprende un dato del genere se esistono allevamenti che stipano assieme migliaia di animali in spazi ristretti e dunque malsani. Il punto è che gli antibiotici usati così massicciamente danneggiano l’animale e fanno sviluppare nei batteri resistenze ai farmaci. Secondo una indagine svolta da PEW:
Il 75% dei tacchini allevati a terra è resistente ad almeno un antibiotico per la salmonella mentre i batteri nell’allevamento eano resistenti a 3 o più antibiotici; quasi i tre quarti dei batteri della salmonella trovati nel petto di pollo venduto al dettaglio erano resistenti ad almeno un antibiotico. Circa il 12% di petto di pollo al dettaglio e campioni di tacchino a terra erano stati contaminati da Salmonella;la resistenza alla tetraciclina ha portato alla contaminazione da Campylobacter del 95% di prodotti a base di pollo.
Via | MotherJones, PEW
Foto | PEW