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Scienza

L’innamoramento è scatenato dalla tempesta biochimica perfetta

Come ci si innamora? Ecco la tempesta biochimica perfetta che ci fa battere il cuore.

Cosa accade quando un essere umano si innamora? E’noto a tutti coloro che lo hanno provato: batticuore, si resta con il fiato sospeso, gira la testa e si sentono suonare le campane.

Ebbene queste sensazioni sono state analizzate da diversi studi di neuroscienze che hanno prese in esame le reazioni biochimiche che si verificano da neurotrasmettitori che comunicano con i neuroni e tra di loro. Spiega Luca Passamonti, dell’Istituto di scienze neurologiche (Isn) del Cnr di Cosenza:

Queste reazioni sono infatti ‘orchestrate’ dal nostro cervello e di conseguenza producono nel nostro corpo una cascata di fenomeni fisici e biologici. A scatenarle sarebbe una molecola, la feniletilamina, detta anche Pea, prodotta costantemente dall’organismo, ma che in elevate concentrazioni provoca gli stessi effetti delle anfetamine. Ecco perché quando ci si innamora il cuore batte più velocemente e respiriamo in modo diverso.


Gli ormoni dunque regolano le sensazioni: la dopamina regala benessere, ovvero la stesso ormone che interviene nel ricordo di sensazioni piacevoli e ricordi di esperienze positive e che ci spinge a ripeterle e guarda caso responsabile di tutte quelle dipendenze come fumo, alcol e droghe.

L’agitazione invece è regolata dalla noradrenalina che interviene anche sulla regolazione dell’adrenalina. Spiega ancora Passamonti:

Durante il processo di innamoramento le persone possono presentare una riduzione di tale sostanza che spiegherebbe alcuni cambiamenti comportamentali come l’impulsività, la riduzione di razionalità. Eccessi in questo ambito possono manifestarsi anche con comportamenti ossessivi nei confronti dell’altra persona.

L’ossitocina poi ha il ruolo principale nella biochimica dell’innamoramento tant’è che viene definito l’ormone dell’amore; peraltro l’ossitocina è liberata anche durante il parto nelle donne e durante l’allattamento e non sono ancora del tutto chiare le funzioni complesse che controlla.

Infine, a dare una mano per comprendere cosa accade nel cervello di una persona innamorata sono stati effettuati studi di risonanza magnetica funzionale che riassume così Passamonti:

Si è visto che le zone più attive mentre osserviamo il volto del nostro partner sono le stesse coinvolte in reazioni emozionali di piacere: l’amigdala e il nucleus accumbens. Ma la ricerca ha anche dimostrato che, se vediamo il nostro partner soffrire, nel nostro cervello si ‘accendono’ le stesse zone del cervello, in particolare la corteccia del cingolo, che sono attive quando noi stessi proviamo dolore. In sintesi, l’empatia è uno dei fenomeni chiave alla base dell’innamoramento.

Via | Almanacco delle Scienze
Foto | Flickr

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