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Agricoltura

Osservatorio sulla Bioeconomia, il nuovo progetto della Commissione Europea

L’istituzione dell’Osservatorio sulla Bioeconomia europea, pilastro per il piano di sviluppo europeo 2020

La Commissione Europea istituirà un’osservatorio sullo sviluppo della Bioeconomia nell’Unione, utile per mapparne i progressi e misurarne l’impatto di sviluppo nei mercati europei: lo ha annunciato ieri Máire Geoghegan-Quinn, Commissario europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza. L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza sulla Bioeconomia, tenutasi ieri a Dublino:

E’ ormai passato un anno da quando abbiamo lanciato la strategia comunitaria di bioeconomia; in questa fase stiamo assistendo gli Stati membri affinchè colgano l’opportunità offerta dal passaggio da un’economia post-petrolio a un economia basata su un uso più intelligente delle risorse di terra e di mare. E’ essenziale che lo facciano perché sarà un bene per il nostro ambiente, il nostro cibo e la sicurezza energetica, nonchè per la competitività dell’Europa nel futuro. In questo senso, l’osservatorio contribuirà a mantenere lo slancio.

ha detto ieri il Commissario europeo; l’Osservatorio, un progetto partirà a marzo 2013 e durerà tre anni, si pone come obiettivo quello di rendere pubblici tutti i dati raccolti, attraverso un portale web dedicato, entro il 2014, sostenendo in questo modo le strategie di bioeconomia in corso di sviluppo a livello regionale e nazionale da parte degli Stati membri.

Per Bioeconomia si intende ad un modello economico basato sull’uso intelligente delle risorse, di terra e mare, biologiche e rinnovabili; risorse queste che vengono impiegate come input della produzione industriale ed energetica, nonchè della produzione di alimenti e mangimi: si stima che oggi in Europa abbia un valore di 2000 miliardi di euro per 22 milioni di posti di lavoro.

La strategia di Bioeconomy dell’Unione si basa su tre pilastri principali: primo su tutti gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione e competenze. Questo includerà presumibilmente anche investimenti comunitari, nazionali e privati, nonchè il rafforzamento di sinergie con altre iniziative politiche.

Il secondo pilastro su cui si poggia la strategia bioeconomica europea è lo sviluppo di nuovi mercati e di competitività, focalizzandosi in particolare su un’intensificazione sostenibile della produzione primaria, la conversione dei flussi di rifiuti in prodotti finali con valore aggiunto (come ad esempio il recupero della Co2 emessa dallo smaltimento dei rifiuti, trasformandola in bio-energia o in altri prodotti a base biologica, creando crescita e posti di lavoro).

Il terzo pilastro è stato edificato ieri con la posa della prima pietra: la creazione dell’Osservatorio sulla Bioeconomia può infatti avvenire solo la creazione di un gruppo di esperti per condividere visioni, politiche e coinvolgere gli stakeholder attraverso una rete di conferenze in fase di programmazione.

La strategia europea mira ad una sinergica complementarietà con le altre politiche, fondi e strumenti europei che mirino agli stessi obiettivi ed è una delle proposte operative nell’ambito di due delle iniziative centrali per le strategie Europa 2020: l’Unione dell’innovazione e un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse.

Via | Unione Europea

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