Animali
Leonardo DiCaprio con il WWF per vietare l’avorio in Thailandia
Leonardo DiCaprio con il WWF per chiedere alla Thailandia di vietare il commercio di avorio.
Leonardo DiCaprio ha aperto ieri la campagna Hands Off My Parts con il WWF contro il commercio di avorio. Dunque per il celebre attore americano il primo impegno a favore dell’ambiente dopo che ha annunciato il mese scorso il temporaneo addio alle scene per concentrarsi proprio sulla tutela del Pianeta e su impegni prettamente ecologisti.
Ha detto Leonardo DiCaprio:
Il commercio illegale di specie selvatiche è la minaccia più urgente che colpisce specie come tigri, rinoceronti ed elefanti. Questi animali vengono uccisi ogni giorno per nutrire una crescente domanda delle diverse parti del loro corpo. Intere popolazioni rischiano di essere spazzate via se non si prendono provvedimenti immediati per fermare questo commercio illegale. Per questo insieme al WWF invitiamo il governo thailandese a mostrare la propria leadership per la conservazione degli elefanti fermando il mercato dell’avorio prima che il paese ospiti l’importante summit di 177 nazioni sul commercio di specie selvatiche del prossimo mese di marzo.
La campagna del WWF-DiCaprio durerà una settima e avrà l’obiettivo di fare pressione sul governo della Thailandia affinché venga sospeso il commercio di avorio attraverso la consegna di un milione di firme da raccogliere entro il 14 marzo e da presentare al Primo Ministro thailandese Yingluck Shinawatra con la richiesta di bandire ogni forma di commercio di acorio dalla Thailandia.
Spiega il WWF che i crimini contro la Natura e le risorse del pianeta sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi 50 anni e che molte specie animali come rinoceronti, tigri e elefanti sono uccise per prendere ossa, pelle e de nti ritenuti spesso preziosi e curativi per alcuni disturbi.
Il più grande mercato dell’avorio è in Thailandia da dove partono ingenti quantità verso tutto il mondo sfruttando un’escamotage che consente la vendita legale di avorio di elefanti indiani allevati nel paese.
Via | WWF
Foto | WWF Italia su Fb, Getty Images