Ambiente: nasce UNEA, l’Assemblea per l’Ambiente delle Nazioni Unite
Siglato il patto al Consiglio direttivo dell’Unep: il mondo plaude alla nuova Assemblea
Al 27esimo “Consiglio direttivo dell’Unep” (il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di Nairobi che si è tenuto dal 18 al 22 febbraio è stata sancita ufficialmente la nascita di UNEA, l’Assemblea per l’ambiente delle Nazioni Unite, un organo che
previa approvazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (Unga), è un passo importante che attua le decisioni prese a Rio +20
ha spiegato il Commissario europeo per l’ambiente Janez Potočnik, plaudendo alla decisione del Consiglio direttivo (al quale, per la prima volta nella storia, hanno potuto partecipare tutti gli stati), che ha concentrato i lavori proprio sui risultati emersi dalla Conferenza di Rio +20.
Il percorso per la creazione della nuova Assemblea è stato lungo e non poco difficoltoso: si è cominciato a parlarne nel lontano 2002 ma solo nel 2008, dopo anni di intense trattative in cui l’Italia ha svolto anche un ruolo di mediazione importante, insieme a Finlandia e Kenia, si è posta la prima pietra sulla quale, oggi, viene eretto il nuoto totem UNEA.
Il documento conclusivo della Conferenza, “The future we want”, approvato a Rio de Janeiro dai capi di Stato e di Governo, impegnava gli Stati a rafforzare il ruolo dell’Unep come la principale autorità ambientale a partecipazione universale.
Secondo il Commissario europeo per l’Ambiente UNEA sarà un organismo interno all’Onu molto importante nell’affrontare le varie problematiche ambientali sul piano globale: l’essere collegato con l’Assemblea delle Nazioni Unite è inoltre una sorta di “certificazione” dell’importanza di determinate tematiche, nella fattispecie quelle ambientali, all’interno del Palazzo di Vetro.
L’UNEA permetterà, secondo Potočnik, ai ministri dei vari stati di prendere decisioni più incisive e strategiche che verranno sostenute anche economicamente da parte delle Nazioni Unite: la nuova struttura di governance ambientale dovrebbe rafforzare sia la preparazione delle singole decisioni che incentivare ad una maggiore responsabilità le varie leadership politiche mondiali.
UNEA prenderà ufficialmente il posto, sulle iniziative ambientali, dell’Consiglio dell’UNEP e si riunirà ogni due anni: tutti gli stati membri delle Nazioni Unite potranno prenderne parte.
In Italia, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini in una nota si dice rallegrato della decisione dell’UNEP:
è un segnale importante di riforma della governance internazionale, per una gestione più efficace e più efficiente delle politiche ambientali. Si dà così piena attuazione alla Conferenza di Rio+20, a conclusione della quale gli Stati si erano impegnati a rafforzare il ruolo dell’Unep come autorità ambientale principale, con l’obiettivo di definire l’agenda globale per l’ambiente e di promuovere una realizzazione coerente.
Uno dei temi più caldi, nel vero senso della parola, che la nuova Assemblea per l’ambiente dell’Onu dovrà analizzare è sicuramente quello dei cambiamenti climatici, ma anche la gestione delle sostanze chimiche sul piano internazionale, la green economy e le green technologies, lo sviluppo e la tutela ambientale a livello globale: UNEA avrà un ruolo internazionale di rilevanza strategica essenziale per i destini di un pianeta sempre più malato.
Via | TmNews