Acqua
Megattera avvistata al largo di Lampedusa
Negli ultimi quattro anni soltanto dieci avvistamenti nelle acque del Mediterraneo
La sorpresa degli studiosi dell’istituto Tethys è stata grande alle 8 di ieri mattina, quando il team al lavoro – insieme all’Area Marina Protetta Isole Pelagie e all’International Whaling Commission (IWC) – sulla presenza di cetacei al largo di Lampedusa si è trovato al cospetto di una megattera (Megaptera novaeangliae), una balena considerata fino a oggi inconsueta nelle acque del Mediterraneo. Questa specie è frequente nelle acque dell’Oceano Pacifico, per esempio in Australia o alle Hawaii, ma, normalmente, non vive nei nostri mari.
Il pool di ricercatori stava compiendo un monitoraggio delle balenottere comuni che in questa stagione si alimentano intorno all’isola e ha avvistato una giovane megattera lunga 8-9 metri, contro i 14-15 degli esemplari adulti. L’animale nuotava mangiando in superficie, in una zona nota per l’abbondanza di grandi sciami di krill, gamberetti della specie Nyctiphanes couchii che si possono osservare sulla superficie dell’acqua.
I ricercatori hanno seguito il cetaceo per circa un’ora e mezza e hanno effettuato la foto identificazione riprendendo le chiazze bianche e nere poste sulla parte inferiore della coda che consentono di riconoscere l’individuo e confrontarlo con altri avvistati.
Negli ultimi quattro anni la megattera è stata avvistata soltanto dieci volte nelle acque di Spagna, Francia, Liguria, Toscana e nel Mar Adriatico. Due mesi fa una carcassa era stata trovata sulle spiagge libiche, nei pressi di Sirte.
Le megattere compiono lunghe migrazioni per spostarsi dalla zona in cui si cibano, nelle regioni polari, a quelle nelle quali avvengono gli accoppiamenti e i parti, nelle zone tropicali e subtropicali.
Via I Comunicato Stampa
Foto I Tethys