21 marzo: la Giornata Internazionale delle Foreste nel primo giorno di primavera
A partire da quest’anno, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 21 marzo, primo giorno di primavera, Giornata internazionale delle foreste.
Da celebrarsi ogni anno, la Giornata internazionale delle foreste ricalca quell’anno 2011, Anno internazionale delle foreste, al fine di rafforzare l’interesse generale verso una gestione ed uno sfruttamento sostenibile di questo bene comune, a vantaggio di tutti, in particolare delle future generazioni.
La salvaguardia della biodiversità, la bellezza dei paesaggi e la tutela ricchezze naturali delle varie zone del pianeta sono divenute centrali nella battaglia al riscaldamento globale: le foreste, nella loro fondamentale funzione di produzione di ossigeno per tutte le specie viventi, svolgono un ruolo fondamentale in tal senso, un ruolo che viene sempre più messo in crisi dalle attività umane.
Abbattere le foreste, degradarle, impedirgli di riformarsi, allontanare l’uomo dalla loro conoscenza produce solo effetti negativi, nel breve, medio e lungo periodo: seppure il Global Forest Resources Assessment, 2010 edito dalla Fao, segnali un trend decrescente su scala globale dei processi di deforestazione e di conversione delle foreste tropicali in piantagioni ed aree a pascolo, negli ultimi 10 anni oltre 13 milioni di ettari di foreste sono stati completamente cancellati dal pianeta (3 milioni di ettari in meno rispetto al decennio 1990-2000).
Un trend in parte sopperito dalle foreste piantate, per varie ragioni, in ogni parte del mondo e che oggi rappresentano il 7% del totale di quelle presenti sul pianeta, un aumento che nel decennio 2000-2010 è stato di 5 milioni di ettari l’anno.
L’Italia non sfigura in tal senso: la superficie totale dei boschi italiani è pari a 10,4 milioni di ettari in totale che crescono fino a 1,7 milioni di ettari l’anno, per un totale di 12 miliardi di alberi italiani. Numeri a parte, all’atto pratico l’Italia non amministra a dovere i suoi tesori boscosi e questo rappresenta un problema enorme, affidato nella quasi totalità al Corpo Forestale dello Stato (decimato in uomini e mezzi): rischio idrogeologico, frane, incendi, sono molti i fattori che mettono a rischio la sicurezza del territorio e delle popolazioni.
Concretamente, l’aiuto che forniscono i nostri boschi non è poco considerevole: è stato stimato che le foreste italiane trattengano 4 miliardi di tonnellate di Co2; i risultati, emersi nell’Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatori forestali di carbonio redatto dal Corpo Forestale dello Stato, mostrano chiaramente l’importanza dei boschi sul piano delle emissioni, del clima, della tutela del territorio, della biodiversità, dell’ambiente in senso ampio.
Risorse che l’uomo non può più permettersi di sprecare: per questo motivo le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata internazionale delle foreste, per ricordare a tutti che un uomo, senza un albero, non vale nè più nè meno il valore degli atomi di cui è composto.