Animali
Combattimenti fra cani: due denunce a Torre del Greco
Due persone sono state denunciate a Torre del Greco perché ritenute responsabili dei combattimenti fra cani che venivano organizzati, ogni week end, alle ore 15, nella cittadina in provincia di Napoli.
Anche se il fenomeno non riveste più i caratteri di allarme sociale, molti segnali indicano una graduale ripresa. I combattimenti tra cani restano una realtà criminale pericolosa che deve essere contrastata senza abbassare la guardia. La pericolosità che hanno questi criminali, si evince anche dalla sistematicità con cui si svolgevano i combattimenti: stessi giorni, posti, orari e alla presenza di passanti, dimostrando sfrontatezza, arroganza e prepotenza: tipici atteggiamenti criminali,
ha dichiarato il dottor Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zooomafia della LAV.
Nei combattimenti di Torre del Greco i cani addestrati venivano istigati al combattimento (anche contro) cani randagi.
Se fino ad alcuni anni or sono il fenomeno era numericamente più consistente, attualmente i combattimenti fra cani sembrano avere raffinato le proprie condotte a delinquere diventando – naturalmente non nel caso di Torre del Greco – meno vistosi rispetto al passato.
Nonostante il coinvolgimento di due persone i cani non sono stati sequestrati. La LAV chiederà alla Procura di procedere a un sequestro preventivo finalizzato a scongiurare il pericolo che, in caso di condanna, non si possa effettuare la confisca dei cani, come prevede la legge.
La legge Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate (le cui ultime modifiche risalgono al Decreto Legislativo entrato in vigore il 7 luglio 2011) prevede:
1) la reclusione da uno a tre anni e una multa da 5mila a 160mila euro per chi promuove, organizza o dirige combattimenti fra animali e competizioni non autorizzate. Aumento di un terzo se presenti minorenni o persone armate o con promozione attraverso video.
2) la reclusione da tre mesi a due anni e multa da 5mila a 30mila euro per allevamento, addestramento, fornitura di animali
3) la reclusione da tre mesi a due anni e multa da 5mila a 30mila euro per chi effettua scommesse, anche se non presente ai combattimenti o competizioni.
Via | LAV
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