ECOLOGIA
Il doodle di google è dedicato alla Giornata della Terra 2013
Un bellissimo doodle di Google animato, quello di oggi 22 aprile, che apre la celebre pagina del motore di ricerca alla Giornata della Terra 2013 per ricordare a tutti quanto sia importante proteggere il Pianeta su cui viviamo.
Siamo giunti alla 43esima edizione della Giornata della Terra o Earth Day evento messo in piedi negli anni 70 negli Stati Uniti tra figli dei fiori e hippie, Jimi Hendrix, Beatles e Simon & Garfunkel’s nel pieno dell’esplosione di quell’ambientalismo di protezione sotto chiave degli ecosistemi.
Il fondatore della Giornata della Terra è stato Gaylord Nelson poi senatore del Wisconsin che si ispirò ai movimenti spontanei ambientalisti nati nelle università americane e dopo l’incidente della fuoriuscita di petrolio nella baia di Santa Barbara in California di istituirire una giornata contro l’inquinamento.
Oggi, con questa Giornata della Terra siamo ancora al concertone, all’aperitivo green, alle chiacchiere da salotto, incluso il doodle di Google che come per il Natale ci ricorda che dobbiamo essere almeno per oggi più buoni. Vi prendono parte 192 paesi che coinvolgeranno un miliardo di persone; un settimo degli abitanti del Pianeta, forse troppo pochi per fare la differenza?
La Terra è il Pianeta su cui viviamo insieme a moltissime altre specie, ma quelli che consapevolmente lo stanno distruggendo siamo proprio noi, senza battere ciglio. Il bilancio dopo 43 anni di Giornate della Terra inizia a essere consistente e dunque possiamo certamente dire che l’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse naturali, in prima linea dell’acqua e poi il suolo, non si è né arrestato né viene controllato, ma si prosegue sulla strada della rapina ai danni del Pianeta.
Di contro però possiamo anche dire che sta maturando una consapevolezza rispetto ai temi dell’ambientalismo che è certamente più consistente e che affonda le sue radici nel diritto naturale a godere delle risorse della Terra come l’acqua, l’aria, il suolo e a custodirle per le generazioni future. Un fiume, un lago, il mare, un bosco, possono essere condivisi e usati e non solo contemplati a patto che vi sia il rispetto di tutte le forme viventi che lo abitano e anche delle esigenze del benessere umano. Nasce così il principio di beni comuni svincolato dalla proprietà dello Stato o del Privato e che per la sua essenza appartiene indistintamente a tutta l’umanità incluse le generazioni future.
Ecco, da qui sarebbe bello che partisse la prossima Giornata della Terra e da qui sarebbe bello che si ripensassero molte delle leggi che sfruttano le risorse naturali a danno di milioni di esseri umani.