Acqua
A Genova incidente al porto 7 i morti e indagati il comandante e il pilota della Jolly Nero
Forse un blocco dei motori ha portato la nave cargo Jolly nero a scontrarsi con la torre di controllo nel Porto di Genova al Molo Giano.
Ore 16,54
Il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha riferito alla Camera dell’incidente avvenuto ieri sera al porto di genova e ha avanzato per le cause 4 possibili ipotesi. Intanto risulta indagato il comandante della Jolly Nero per cui si ipotizza il reato di omicidio colposo. il ministro Lupi intanto ha espresso le ipotesi al vaglio degli inquirenti in merito alle cause che hanno portato alla tragedia e scrive sul suo sito:
Innanzitutto desidero seguire lo stato dei soccorsi e quanto prima capire con esattezza la dinamica e le cause dell’incidente. Come ho dichiarato a Radio Anch’io “L’incidente è inspiegabile, il mare era calmo non c’era nessuno…vedremo anche con la magistratura. Può essere stata una manovra errata o un’avaria.
Il superstite Marcello Potenza, si saprà poi, non è stato estratto vivo dalle macerie.
Ore: 13,27
Questi i numeri ufficiali della tragedia: 6 morti accertati, si cercano i dispersi e alcune voci stanno iniziando a smentire il ritrovamento del supersite. Di certo c’è che ieri sera al momento dell’impatto nella torre dei piloti dovevano essere presenti almeno 15 persone a causa del cambio turno. La torre in questo momento è sott’acqua e dunque i sommozzatori sono impegnati nella ricerca delle persone che potevano essere presenti.
Ore 12,00
Estratto vivo dalle macerie un superstite. Si chiama Marcello Potenza è il centralinista, ha 50 anni ed è stato immediatamente portato all’ospedale di Genova in gravi condizioni.
Ore 11, 38
Ecco il tweet si Andrea Orlando ministro per l’Ambiente:
Tragedia Genova: “Un dolore doppio per la Liguria e per la Guardia costiera””Da ligure, da ministro… fb.me/1pn2BvFsN
— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) 08 maggio 2013
Questo è il suo messaggio integrale:
Tragedia Genova: “Un dolore doppio per la Liguria e per la Guardia costiera”
“Da ligure, da ministro dell’Ambiente, sono ancora più addolorato dalla tragedia nel porto di Genova. Tra le vittime ci sono marinai della Guardia Costiera-Capitanerie di porto che abbiamo avuto tante volte a fianco nella lotta all’inquinamento del mare e nella salvaguardia delle coste italiane”. “Il mio cordoglio quindi va ai famigliari ma anche al corpo della Guardia costiera, agli ammiragli Pierluigi Cacioppo e Felicio Angrisano e al comandante del Reparto ambiente marino, Aurelio Caligiore. Per seguire da vicino questa vicenda sono in contatto continuo con il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, che è accorso sul luogo della tragedia, e con la Guardia costiera; domani, quando la fase del soccorso sarà meno drammatica, sarò a Genova per incontrare le istituzioni, i feriti, le famiglie delle vittime.”
Ore 11,24
Trovate tre vittime nell’ascensore il bilancio sale a 7 morti, appena dichiarato a L’aria che tira su La7.
Ore 11,08
Si aggrava il bilancio : è stata trovata una quinta vittima.
Ore 10,40
La capitaneria di Porto rende noto il ritrovamento di una quarta persona morta, i feriti sono 4 e 4 i dispersi. Questi i freddi numeri ufficiali.
Ore 10,20 Le notizie più recenti che rimbalzano su twitter annunciano le aperture delle indagini da parte della Procura di Genova per omicidio colposo plurimo e il ritrovamento della scatola nera, che farà luce sulle manovre effettuate dalla nave cargo Jolly Nero.
ore 10,00
Giungono i primi commenti che provano a fare il punto sulla situazione di grave insicurezza che regna nei porti in Italia. Lo ricorda Michele De Palma coordinatore nazionale Fiat-auto della Fiom-Cgil:
Un sinistro, una fatalità, un errore, un guasto, un tragico incidente… Queste le parole che sentiamo, sentiremo sul porto di Genova, una nave portacontainer che abbatte una torre. Ci diranno tutto in poche ore, pochi giorni passati a scavare tra le macerie della vita di chi è morto, setacciare le parole di un ferito e infine rimuovere tutto, come quel groviglio di cemento, ferro e vetro. I lavoratori fanno notizia quando puzzano di polvere da sparo, sono ricoperti dalle macerie, occupano il tetto di uno stabilimento, sono caricati durante una manifestazione. Chi ricorda il porto di Taranto di poche settimane fa? Tre morti accertati, feriti e dispersi: non ci sono più porti sicuri, è ora di mare aperto.
Incidente al Porto di Genova, le foto
Ore 9,40
Proclamato il lutto cittadino oggi a Genova. Siamo ai primi aggiornamenti delle vittime e il bilancio si fa sempre più tragico: 6 feriti e 9 dispersi in mare.
Il boato udito al momento dell’impatto della la nave cargo Jolly Nero contro la torre di controllo al molo Giano ha raggiunto come uno schiaffo la città di Genova ieri sera alle 21,15. Dopo di allora è scattata la macchina dei soccorsi, puntuale e immediata, ma che non ha potuto fare altro che constatare il decesso di 3 lavoratori e la conta di 6 dispersi. Stamane sul molo le prime luci dell’alba spazzando via le ombre hanno mostrato l’orrore dello schianto e le macerie che rendono immediata la misura di questa immane tragedia che ha colpito la città di Genova.
La Jolly Nero è una nave cargo che trasporta container lunga 240 metri e dalla stazza di 240 mila tonnellate. Dopo l’incidente delle nave da crociera Costa Concordia all’Isola del Giglio è questa la seconda tragedia del mare in poco più di un anno che colpisce l’Italia.
A seguire istante per istante la vicenda è Il Secolo XIX che sta registrando e testimoniando quella che si sta presentando come una tragedia del lavoro con imponenti impatti ambientali e questo ce lo diranno analisi e rilievi che presenteranno il contro del bilancio complessivo tra qualche giorno.
Porto di Genova, Nave cargo Jolly nero (foto) contro la torre di controllo. Un morto, 3 feriti, altri ancora in mare twitter.com/chedisagio/sta…
— Marco Castelnuovo (@chedisagio) 07 maggio 2013
Torre #Genova gli antichi (torre dietro con faro) non per caso avevano lasciato 30m di banchina davanti a protezione twitter.com/NextPaolo/stat…
— Paolo Mugnoli (@NextPaolo) 08 maggio 2013