Inquinamento
Exxon, Shell e BP vogliono trivellare a 3 km di profondità nel golfo del Messico
Nonostante il disastro della Deepwater Horizon, i big del petrolio vogliono trivellare a grande profondità nel Golfo del Messico, dirottando importanti risorse che potrebbero servire per le fonti rinnovabili.
Nonostante il gravissimo disastro ambientale della piattaforma BP Deepwater Horizon di tre anni fa le compagnie petrolifere non demordono, visto che proprio in questi giorni hanno svelato la loro intenzione di trivellare a 3 km di profondità.
Exxon vuole sfruttare il giacimento Julia e per questo ha comunicato due giorni fa che intende investire oltre 4 miliardi di dollari per iniziare nel 2013 una produzione attesa di circa 34000 barili al giorno. E’ appena il caso di notare che un simile investimento nell’eolico porterebbe ad una produzione equivalente di energia elettrica in tempi minori di tre anni (1).
Shell non vuole essere da meno ed il giorno successivo ha annunciato la decisione di voler trivellare nel giacimento Stone, con un’aspettativa di 50000 barili al giorno, un valore più alto di quello di Exxon, nonostante la consistenza del giacimento sia solo un terzo di quello della rivale (e ciò fa nascere qualche dubbio sull’ attendibilità di questi numeri).
BP, dopo aver generato una marea nera di milioni di barili di petrolio, devastando l’ecosistema con serie ripercussioni anche sulla salute umana, ora vuole riprovarci con il gaicimento Mad Dog, ovvero cane pazzo, un progetto da 10 miliardi di dollari (2). Il progetto al momento è rimandato a causa dei costi crescenti.
Come riuscire a spiegare che ogni dollaro speso nel petrolio è un dollaro rubato alle fonti rinnovabili? Che quel dollaro servirà solo ad aggravare il global warming? Nascerà mai un movimento globale su questo tema cruciale?
Come diceva Brecht, non aspettarti nessuna risposta oltre alla tua.
(1) 34 kb equivalgono a 4,65 kt, cioè ad una produzione elettrica di 20 GWh. Con 4 miliardi si possono installare circa 4 GW che con la producibilità media mondiale di 1800 ore/anno, producono la stessa quantità di energia, con la differenza che i tempi di avvio di un progetto eolico sono in genere minori di quelli di una piattaforma petrolifera.
(2) Un investimento due e volte e mezzo quello di Exxon per un giacimento che contiene i due terzi delle risorse. Anche in questo caso i numeri non sembrano molto affidabili.