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“Condono edilizio? Proposta irricevibile”: il ministro Orlando boccia l’ipotesi di Nitto Palma
Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando chiude ogni porta all’ipotesi di condono edilizio in Campania avanzata dal Presidente della Commissione Giustizia Francesco Nitto Palma: “irricevibile”.
“Irricevibile”. Laconico, diretto (una vera sassata) il commento postato su Facebook dal neo-ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, che ha così chiuso ad ogni ipotesi di condono edilizio, come avanzato dal neo-Presidente della Commissione Giustizia, ed ex-guardasigilli, Francesco Nitto Palma.
Il giovane ministro ha lasciato al social network di Zuckerberg la sua opinione in materia di condono edilizio, che nella storia nazionale ha sempre rappresentato una sanatoria che ha generato più problemi che benefici. Con queste parole Andrea Orlando (Pd) ha chiuso ad ogni possibile condono, come invece proposto e auspicato da Francesco Nitto Palma (Pdl):
E’ irricevibile qualunque ipotesi di condono edilizio.
Non ci sono le condizioni neanche per ipotizzare un condono edilizio perchè il nostro territorio è già stato massacrato da interventi di consumo indiscriminato del suolo e, a maggior ragione, di interventi illegali.
Penso invece che si debba riprendere il lavoro fatto dal governo precedente che, tra l’altro aveva raccolto il consenso di tutte le forze politiche di maggioranza che sostenevano il governo Monti. Un lavoro finalizzato ad un utilizzo razionale e ad una limitazione del consumo del suolo in difesa di attività che, e mi riferisco all’agricoltura, hanno dato un saldo positivo in termini di occupazione seppure in un periodo di crisi.
L’idea di Nitto Palma, in netta controtendenza con la Legge di Stabilità e con ogni buona norma edilizia ed ambientale, aveva aperto ben più di una porta all’ipotesi di riaprire i termini, in Campania, per un condono edilizio (l’ennesimo). Il ministro dell’Ambiente, in tutta risposta, ha ricordato quanto il consumo di suolo sia uno dei problemi madre per il territorio italiano, ricordando anche che la direzione intrapresa dal precedente esecutivo va in direzione contraria a quella auspicata da Nitto Palma.