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Animali

Diavoli della Tasmania a rischio estinzione: gli ambientalisti australiani scendono in campo

La costruzione di dieci miniere nella regione di Tarkine, l’unica immune dal tumore facciale che ha decimato gli animali, potrebbe mettere a repentaglio la sopravvivenza della specie

Gli ambientalisti australiani sono sul piede di guerra e hanno recentemente depositato una seconda azione legale contro la proposta di accelerare la costruzione di una nuova miniera a Riley Creek. La località si trova nella regione di Tarkine, nella Tasmania nord-occidentale, in un territorio dove nei prossimi cinque anni dovrebbero nascere ben dieci miniere e, secondo i movimenti che contestano la costruzione della nuova miniera, il processo di approvazione è stato “falsificato” dal governo locale per favorirne l’apertura.

La tensione è forte: se da una parte ci sono le proteste degli ambientalisti, dall’altra proliferano i raduni che pro-miniere che vedono nei siti estrattivi una soluzione contro la crisi economica, anche perché la Tasmania è la regione con il più alto tasso di disoccupazione di tutta l’Australia.

Il Tarkine è l’ultima zona nella quale non si è ancora diffuso il tumore facciale che ha ucciso più dell’80% della popolazione mondiale del diavolo della Tasmania: secondo gli ecologisti la costruzione delle miniere e l’attività estrattiva potrebbero avere un impatto devastante su questi animali, mettendone a rischio la sopravvivenza.

L’Autorità di Protezione Ambientale della Tasmania abbia detto che il progetto di Riley Creek è

in grado di essere gestito in maniera ecologicamente accettabile, a condizione che le autorizzazioni ambientali imposte vengano accettate.

Il che include anche l’impatto che la costruzione e le attività della miniera avranno sui diavoli della Tasmania.

Tre delle dieci miniere saranno in un’area di 15 chilometri ed è dunque opportuno che le valutazioni di impatto vengano fatte in maniera cumulativa. Il Tarkine – in cui ha sede la seconda foresta pluviale temperata più grande del mondo – rischia di diventare il prossimo campo di battaglia fra due fazioni fortemente polarizzate, pro o contro l’attività estrattiva.

Non è una novità. Proprio in Tasmania è nato il primo partito politico verde del mondo, la tradizione di difesa del patrimonio naturale fa parte del Dna del territorio. I diavoli della Tamania, insomma, sono in ottime mani.

Via | The Guardian

Foto © Getty Images

 

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