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Auto elettriche, a rischio la fornitura di litio?
Auto elettriche, la fornitura di litio non procederà al passo con la domanda: entro il 2027 potrebbero verificarsi rallentamenti industriali.
Le auto elettriche conquistano quote sempre maggiori di mercato, attirando le curiosità di moltissimi automobilisti. Entro il 2030, potrebbero essere ben 145 i milioni di veicoli elettrici in circolazione su strada, per un futuro dei trasporti dalle emissioni davvero ridotte. Ma cosa accadrà alle forniture di litio, il minerale indispensabile per il funzionamento delle loro batterie?
A lanciare l’allarme sono i ricercatori di Rystad Energy, pronti a predire un “deficit serio nella fornitura di litio” entro il 2027. Non tanto per carenze naturali – pare ve ne sia ancora in abbondanza da estrarre – quanto per le difficoltà logistiche nel distribuirlo ovunque. Oltre alle auto elettriche, il minerale sarà infatti indispensabile anche per i sistemi di accumulo basati sull’energia solare e fotovoltaica, di conseguenza la domanda è destinata a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni.
Auto elettriche e fornitura di litio
Entro il 2027, il litio sarà il primo minerale richiesto e commercializzato al mondo. Sarà necessario per le batterie delle auto elettriche, per alimentare i dispositivi elettronici, nonché per sostenere le più svariate fonti rinnovabili. Per quanto sia ancora abbastanza abbondante in natura, i ritmi di estrazione non sembrano proseguire con la richiesta di mercato. E così, con l’aumento della domanda di vetture elettriche, fra sei anni il settore potrebbe trovarsi ad accumulare ritardi di consegna parti a 3.3 milioni di batterie auto ogni anno. Senza l’apertura di nuovi impianti di estrazione, oppure tecnologie alternative, questo ritardo potrebbe coinvolgere ben 20 milioni di automobili entro il 2030.
Secondo Rystad Energy, entro il 2020 il fabbisogno dell’industria automobilistica sarà di 2.8 milioni di tonnellate di litio l’anno. Ai ritmi di crescita attuali, però, le attività di estrazione possono garantire per quella data soltanto 2 milioni di tonnellate del minerale. Così spiega James Ley, vicepresidente senior della divisione londinese sui metalli dell’azienda:
Sebbene vi sia ancora molto litio da estrarre, i progetti d’estrazione esistenti e pianificati non saranno sufficienti per rispondere alla futura domanda del metallo.
Una carenza di litio potrebbe portare a un aumento del costo delle batterie delle auto, riducendo così la loro attrattiva sul mercato. In alternativa, potrebbe rallentare l’adozione di queste vetture su larga scala, allontanando così gli obiettivi ambientali fissati dai vari Paesi mondiali.
Inoltre, non bisogna dimenticare come il litio non sia una risorsa infinita, pertanto bisognerà adottare sin da subito delle strategie che ne preservino le scorte. Prima fra tutti quella del riciclo, sia riutilizzando le vecchie batterie per automobili per alimentare sistemi di accumulo domestici, che per la produzione di nuove batterie. Poi, investendo sempre più sulla ricerca di nuove soluzioni per gli stessi accumulatori, vagliando le proprietà di altri minerali – dal grafene al sodio – che possano così risolvere ogni problema di approvvigionamento.
Fonte: IEEE Spectrum