Risparmio energetico
Case green: l’Italia chiede maggior flessibilità
L’Italia si è detta favorevole alle nuove leggi sulle case green ma ha richiesto al contempo maggior flessibilità.
In queste ultime ore non si fa che parlare della nuova legge che riguarda le case green e tutte le modifiche che andranno fatte per mettersi in regola entro il 2030.
Un cambiamento che ha da subito allertato tutti per via delle tante spese che andranno ad incidere sui proprietari di casa (e non solo) e che portano a spese che possono arrivare (o superare) i 30mila euro ad appartamento.
A tal proposito, l’Italia si è detta favorevole ma con necessità di alcune proroghe. Scopriamo di quali si tratta e quale potrebbe essere un nuovo panorama sulle modifiche.
La richiesta di maggior flessibilità dell’Italia
La prima richiesta che arriva dal governo italiano riguardo la svolta green che riguarda le case è quella di poter ottenere maggior flessibilità sulle scadenze.
Come spiegato nella domanda, l’Italia in quanto ad efficienza energetica è infatti molto indietro rispetto alle altre nazioni europee. Un problema che si traduce in una difficoltà oggettiva nel sostenere coloro che potrebbero trovarsi davanti a spese troppo alte da sostenere.
Ecco, quindi, che la richiesta prevede uno slittamento delle date già stabilite almeno per l’Italia e lo studio di strumenti volti ad accompagnare i tanti lavori da fare.
Ovviamente, il tutto non è stato ottenuto all’unanimità. Ciò nonostante, il regolamento potrebbe ancora cambiare. Sebbene questo sarà chiaro solo con il passare del tempo.
Quali sono le scadenze ad oggi
Ad oggi, la proposta prevede che tutti gli edifici passino almeno alla classe energetica E entro il 2030 e alla D entro il 2033. Gli edifici pubblici avranno, invece, tempi più ristretti.
Un provvedimento che è stato preso allo scopo di ridurre le emissioni inquinanti che al momento sono altissime.
L’Italia infatti conta attualmente un’alta percentuale di immobili che non supera la classe E. Cosa che porterebbe ad adeguamenti difficili da affiancare con bonus previsti per tutti i cittadini. Un problema sicuramente da non sottovalutare e che potrebbe portare alla svalutazione delle case. Motivo per cui si rende sempre più necessario un piano d’azione in grado di stabilire costi, aiuti e possibili piani che non gravino sugli italiani e sul loro diritto di avere e di mantenere una casa.