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Auto Elettriche

Mobilità sostenibile: le principali tipologie di auto elettriche

ricarica auto elettrica

Secondo una recente ricerca, “La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, di cui si dà conto in un articolo del quotidiano finanziario-economico Il Sole 24 Ore, in media il 14% delle auto vendute in Europa sono elettriche.

I numeri in Italia sono ancora al di sotto della media europea (siamo al 4% circa), ma è un dato di fatto che nel 2023 ci sia stato un aumento del 45% circa dei veicoli commerciali elettrici e del 38% dei punti di ricarica.

Visto il crescente interesse dei privati e delle aziende per la mobilità sostenibile, vediamo brevemente quali sono i benefici di questa soluzione, quali sono le principali tipologie di auto elettriche e le loro modalità di ricarica.

A proposito di questo ultimo punto, si puntualizza che oggi, come nel caso dei veicoli alimentati a benzina, GPL o gasolio, anche per quanto riguarda i veicoli elettrici è possibile effettuare il pagamento con la cosiddetta “carta carburante”, una soluzione ideale per professionisti e aziende che optano per la mobilità sostenibile.

Ne è un esempio la Carta UTA e+ di Edenred con la quale è possibile ricaricare anche i veicoli elettrici. Nel caso di veicoli ibridi è possibile ricaricare sia batteria che fare rifornimento di carburante. In seguito, si riceverà una fattura elettronica con tutti i dettagli dei vari rifornimenti; per approfondimenti su questo punto si può consultare la pagina https://www.edenreduta.it/prodotti/carta-uta-eplus/.

I benefici della mobilità elettrica

I principali benefici della mobilità elettrica sono la riduzione delle emissioni inquinanti e il conseguente miglioramento della quantità dell’aria. Come vedremo dalle descrizioni successive, i veicoli più “green” in assoluto sono quelli full electric, ma un contributo alla riduzione delle emissioni arriva anche dalle altre modalità di alimentazione.

Ovviamente, il miglioramento della qualità dell’aria porta anche con sé un miglioramento della salute pubblica, dal momento che l’inquinamento atmosferico è uno dei fattori coinvolti nell’insorgenza di malattie respiratorie e cardiovascolari.

L’alimentazione plug-in hybrid

I veicoli con alimentazione plug-in hybrid (PHEV) sono fra i più diffusi per quanto riguarda le soluzioni di mobilità sostenibile. Li caratterizza la presenza di un motore a scoppio (termico) e di un motore elettrico. Il primo è alimentato a benzina, GPL o gasolio, mentre il secondo da batterie che devono essere ricaricate.

Fino a poco tempo fa l’autonomia in elettrico di questi veicoli raggiungeva al massimo gli 80 km circa, ma oggi sono in commercio modelli che superano anche i 120 km.

La ricarica può essere effettuata alle prese domestiche, alle colonnine di ricarica o a specifici wallbox per auto elettriche.

L’alimentazione full hybrid

I veicoli che utilizzano il sistema di alimentazione full hybrid (HEV), sono caratterizzati dalla presenza di un motore a scoppio e di unità elettriche alimentate da specifiche batterie; la percorrenza media nella sola modalità elettrica si aggira fra i 10 e i 15 km circa; per quanto riguarda le emissioni medie di CO2, risultano maggiori rispetto a quelle dei veicoli plug-in. Il sistema di ricarica dei veicoli full hybrid sfrutta il motore a scoppio; la ricarica avviene in fase di frenata o di rilascio dell’acceleratore. Non è prevista la ricarica a wallbox o colonnine.

Alimentazione full electric: il futuro della mobilità sostenibile

Il futuro della mobilità ecosostenibile passerà dalla maggiore diffusione dei veicoli con alimentazione full electric (EV), la modalità più green in assoluto poiché priva di emissioni inquinanti. Le full electric sono le auto 100% elettriche.

I recenti progressi sull’autonomia delle batterie hanno permesso la realizzazione di veicoli con un’autonomia superiore ai 400 km prima della ricarica; questa può avvenire alla presa domestica (la modalità meno efficiente), alle colonnine oppure alle wallbox dedicate.

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