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Il problema dell’overtourism: cos’è e come non danneggiare le comunità locali
Il turismo, motore economico globale, si scontra con l’overtourism: una sfida che invita a ripensare il viaggio verso pratiche più sostenibili e rispettose.
Il turismo si trova di fronte a una sfida cruciale: l’overtourism. Questo termine descrive il fenomeno del sovraffollamento turistico di certe destinazioni, che accade quando il flusso dei visitatori supera la capacità di accoglienza del posto, causando una serie di disagi sia per i residenti, sia per l’ambiente.
Il peso dell’overtourism sulle destinazioni
L’incremento dei visitatori in alcune delle mete più ambite del mondo porta con sé effetti collaterali significativi. Il sovraffollamento non solo deteriora l’esperienza dei viaggiatori, rendendo difficile godere delle bellezze visitate, ma porta anche a un aumento del costo della vita per i residenti, sovraccarica le infrastrutture e minaccia la conservazione dei siti naturali e culturali.
La situazione si aggrava a causa della pressione esercitata da campagne pubblicitarie aggressive e da una vasta gamma di contenuti online che invitano a visitare questi luoghi, spesso senza considerarne la capacità di carico.
Vivere il viaggio in maniera responsabile
Per contrastare queste dinamiche, si sta diffondendo un nuovo approccio al viaggio, incentrato su pratiche più rispettose e sostenibili. Cambiare la propria prospettiva da “turista” a “ospite” è il primo passo verso un turismo più consapevole, che prevede la scelta di destinazioni meno note, il soggiorno in bassa stagione, il supporto all’economia della comunità ospitante e il rispetto dell’ambiente attraverso gesti semplici come evitare l’abbandono di rifiuti. Questo cambiamento di mentalità può contribuire significativamente a ridurre l’impatto negativo del turismo sulle destinazioni più sovraffollate.
Il turismo lento come filosofia di viaggio
Il movimento del turismo lento propone di prendersi il proprio tempo, preferendo la qualità delle esperienze, rispetto alla quantità di attrazioni viste. Questo approccio promuove un’immersione totale nelle culture locali, sostenendo forme di turismo meno impattanti e più consapevoli. Ecco 5 consigli per abbracciare al meglio questa filosofia:
- Esplora destinazioni meno battute: la ricerca di destinazioni meno note consente di vivere un’esperienza di viaggio più intima e personale, lontana dalle masse turistiche, dove la cultura locale può essere apprezzata nella sua genuinità;
- Prenditi il tuo tempo e dai priorità ai mezzi di trasporto locali: scegliere modalità di trasporto più lente ed ecologiche come treni, autobus, o il semplice camminare, arricchisce il viaggio permettendoti di godere di panorami e incontri unici, nel pieno rispetto dell’ambiente;
- Evita le grandi catene alberghiere: scegli piccoli hotel o agriturismi che supportano l’economia locale e seguono pratiche eco-sostenibili, privilegiando quelle che utilizzano energie rinnovabili, riciclano e offrono prodotti locali e biologici;
- Immergiti in esperienze autentiche: invece di concentrarti sulle classiche attrazioni turistiche, immergiti nella cultura locale partecipando a eventi che valorizzano le tradizioni del posto, per un’esperienza più autentica e di diretto supporto alla comunità ospitante;
- Non avere fretta: infine, adottare un ritmo di viaggio più rilassato, privo di itinerari fittissimi, ti permette di assaporare appieno ogni momento, trasformando il viaggio in una vera e propria esperienza di vita.
Verso un nuovo approccio al turismo
Gli effetti dell’overtourism sollevano questioni importanti su come viaggiamo e su come possiamo farlo in modo più sostenibile. Le pratiche di viaggio responsabile e il turismo lento non sono solo azioni mitigative, ma rappresentano un vero e proprio cambio di paradigma verso un approccio più consapevole e rispettoso del mondo che ci circonda. Questo movimento non mira a rinunciare all’esplorazione, ma a reinventarla in modo che benefici tutti – visitatori, comunità locali e ambiente.