ECOLOGIA
Vestire vegan? Si può! Ecco le prime dritte da seguire
Vestire in modo vegan è un modo di vivere sicuramente ecologico. Scopriamo quali sono le dritte indispensabili da seguire.
Negli ultimi anni si è evidenziato un approccio sempre più vegan nel modo di vivere degli italiani (e non solo). Dal modo di mangiare a quello di vestire, ci sono tante piccole azioni che si possono compiere e che sono in grado di migliorare l’ambiente, apportare un grande aiuto all’ecologia e rendere chi le segue altamente eco solidale.
Ma come fare, ad esempio, a vestire in modo vegan? La cosa è più semplice di quanto si pensi e necessita solo di qualche accorgimento da mettere in atto al momento degli acquisti.
Dopo aver visto come si può essere vegan anche in fatto di bellezza, ecco come farlo quando si parla di moda.
Gli step per vestire in modo vegan
Indossare capi d’abbigliamento vegan significa scegliere tra quelli che non hanno provocato morte o sofferenza agli animali. Una scelta sicuramente etica e corretta ma che spesso si stenta a compiere per la mancanza di informazioni a riguardo. Per fortuna, compiere i primi passi non è così difficile come si potrebbe pensare. Ecco, quindi, alcune piccole regole da tenere a mente per muovere i primi passi senza la paura di commettere errori.
Via ai capi in pelle
Ovviamente la pelle così come tutto ciò che comprende pellicce è da abolire. Questa è forse la regola più conosciuta e che quasi tutti compiono come primissima in fatto di abbigliamento.
Se si hanno già abiti in pelle, ovviamente non conviene buttarli ma venderli o donarli in cambio dell’equivalente vegan. In questo modo si potrà ottenere anche un risparmio importante.
Attenzione a scarpe e borse
Ovviamente anche scarpe e borse andranno acquistate con attenzione. E questo perché spesso dietro quelle che sembrano a posto si celano comunque inserti in pelle. Il trucco sta sempre nell’informarsi prima e nel leggere correttamente le etichette.
Evitare la lana
Anche i capi in lana sono tra quelli da evitare per indossare capi vegan. Quando le pecore smettono di produrre lana, infatti, la fine è sempre la stessa e non è ovviamente etica.
Per stare al caldo si potrà optare per capi in cotone, pile, velluto, modal, flanella e tutto ciò che non passa normalmente per gli aninali.
Dire addio ai piumini (solo alcuni)
Chi ama i piumini potrà continuare ad indossarli, a patto però di leggere bene le etichette. Le piume d’oca oltre a costare molto sono infatti del tutto non vegane. Oltre ad essere ricavate in modo doloroso per le oche, queste ultime sono infatti destinate alla stessa sorte delle pecore. Ad oggi ci sono imbottiture sintetiche davvero calde. Motivo per cui questa è probabilmente la scelta che peserà meno.
Rinunciare alla seta
Per quanto sia piacevole, per ottenerla i bachi vengono bolliti vivi. Un procedimento sicuramente non vegan e per il quale conviene evitare assolutamente l’acquisto di camicie o lenzuola in seta. In alternativa si può sempre optare per la viscosa, ugualmente piacevole ma cruelty free.
Seguendo questi semplici step, vestire in modo vegan sarà molto più semplice e darà modo di esplorare altri modi di apparire. Modi che non nuoceranno a nessuno e che se con la giusta pratica potranno diventare del tutto naturali e ricchi di nuova bellezza.